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Arco, l’elite dell’arrampicata si tinge di rosa

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ARCO, Trento —  Le leggende mondiali dell’arrampicata 2006 sono due donne. Angela Eiter e Josune Bereziartu hanno vinto “Arco Rock Legends”, gli oscar dei climbers inventati quest’anno per festeggiare la ventesima edizione della più famosa competizione di arrampicata del mondo: l’Arco Rock Master. Che ha visto trionfare, sul campo, lo spagnolo Ramón Julián Puigblanque e la francese Sandrine Levet.

Gli Arco Rock Legends hanno aperto, venerdì sera, il tradizionale weekend mondiale dell’arrampicata che vede radunate ad Arco, sul Lago di Garda, le più grandi stelle internazionali dell’arrampicata sportiva. E hanno premiato l’altra metà del cielo.
 
Il “Salewa Rock Award”, premio riservato al migliore arrampicatore su roccia, è finito tra le mani della basca Josune Bereziartu, 34 anni, che ha trionfato su nomi altisonanti come quelli di “Manolo”, Daniel Andrada, Yuji Hirayama e Chris Sharma. Il premio le è stato assegnato “per la capacità di alzare il grado di difficoltà femminile in falesia portandolo ai livelli assoluti raggiunti nell’arrampicata sportiva, dal 8c al 9a/a+. In particolare, per la salita di Bimbaluna, a Saint Loup, Svizzera nel maggio 2005 e l’a-vista dell’8b+ Hidrofobia a Montsant, Spagna”.
 
La ventenne austriaca Angela Eiter ha vinto invece il “La Sportiva Competition Award”, “per il suo quasi totale dominio delle Coppa del Mondo Lead 2005 e 2004, le vittorie nel Campionato del Mondo 2005, i World Games 2005 e il Rock Master 2005 e 2004”. La Eiter è stata eletta migliore atleta d’arrampicata agonistica battendo Flavio Crespi e Tomas Mrazek.
 
Ad eleggere le due regine dell’arrampicata 2006 è stata una giuria internazionale di giornalisti specializzati – tra cui quelli di Vertical, Climbing, Alp, Pareti, Klettern e Desnivel -, presieduta da Fabrizio Miori, accademico del CAI nonché Assessore allo Sport e Turismo della Città di Arco. A fare la differenza, nella decisione non facile della giuria, sono stati lo stile e la capacità di influenzare il movimento dell’arrampicata in generale.
 
E dopo la notte delle stelle è andato in scena lo sport, duro e puro. Il Trofeo Rock Master, la più antica e forse celebre competizione dell’arrampicata mondiale, anche quest’anno ha regalato al gremitissimo pubblico (oltre 6.000 persone) uno spettacolo unico.
Dopo una due giorni intensa di prove dure e colpi di scena, hanno trionfato lo spagnolo Ramon Julien Puigblanque, vincitore per il secondo anno consecutivo, e la francese Sandrine Levet, anche lei al suo secondo titolo dopo quello del 2002.
 
Tra le donne, grande performance della sedicenne Charlotte Durif, terza classificata, e profonda delusione per la slovena Maja Vidmar che, al comando della classifica dopo la prova "a vista" della gara di difficoltà, si è resa protagonista di una brutta caduta nella giornata di domenica che l’ha fatta scivolare al settimo posto. Decima la prima italiana, Jenny Lavarda.
 
La gara maschile ha visto Flavio Crespi, il migliore degli italiani, classificarsi quarto dopo una prova invidiabile finita – purtroppo – in un volo nei pressi della fine della via. Stessa sorte è toccata al campione del mondo in carica Tomasz Mrazek.
 
Spettacolare ta la prova “lavorata” dell’italiano Luca Zardini, al suo 13esimo e ultimo Rock Master. Con una leggiadria e una tecnica da manuale ha completato il percorso, incitato con il coro “Po po po po” mondiale dal pubblico a cui si è poi rivolto dicendo: “Grazie di avermi portato in alto”.
 
Sara Sottocornola
 
Per le classifiche complete si può visitare il sito dell’Arco Rock Master
 

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