Itinerari

L’anello delle malghe dell’Alta Val di Casies

Nella silenziosa vallata dell’Alto Adige una fitta rete di sentieri porta verso i tradizionali insediamenti in quota. Perfetti per immersioni nella storia locale e, in alcuni casi, per soste golose

Il borgo di Welsberg/Moguelfo è la porta naturale per la Val di Casies/Gsiesertal. Sia in inverno sia in estate l’immersione nella natura che donano gli ampi prati e i fitti boschi è totale. Nell’alta valle, sui sentieri dopo Santa Magdalena, il silenzio può stupire anche i più assidui frequentatori della montagna.

La valle è incastonata tra le alture del Gruppo delle Vedrette di Ries-Aurina a ovest e delle montagne delle Alpi della Defereggental (in Austria) a nord-est. Le pendici di tutte le cime che si affacciano sulla Val di Casies sono ricche di sentieri e strade bianche che salgono sulle creste. L’itinerario scelto è tra i più suggestivi dell’alta valle che permette di “toccare” storiche malghe tutte oltre i 2.000 m., in tre delle quali vale la pena fermarsi per una colazione tipica o per un tradizionale pranzo sudtirolese.

L’itinerario

 
Partenza e arrivo: Santa Magdalena in Casies, parcheggi (a pagamento) all’altezza del Rifugio Fondovalle
Dislivello: + 1.000 m (punto più basso 1.460m, più alto 2.100m)
Tempo: 5-6 ore
Difficoltà: E/EE

 

Superati i borghi di Pichl/Colle e San Martin in pochi minuti si arriva a Santa Magdalena dove si lascia l’auto (da Monguelfo è possibile utilizzare i servizi di trasporto pubblico). Dal parcheggio si segue per pochi minuti la strada che lo costeggia a nord (chiusa al traffico) per poi girare a destra seguendo le indicazioni per il sentiero n°48 per la Stumpf-Alm. I primi due km circa sono su strada asfaltata per poi diventare carrareccia dopo un cantiere. Da questo punto in poi sarà il suono dei ruscelli e del vento tra gli alberi a fare compagnia durante l’escursione. Continuando a salire lungo la carrareccia che segue il corso di un ruscello, si arriva a un secondo bivio ben evidente sulla destra prima di un ponte sul torrente. Da qui si inizia la vera salita tra i boschi verso le malghe a quota 2.000m.

 

La traccia si restringe pur rimanendo molto evidente e ben segnalata, si attraversa un piccolo ponte e si continua a salire su gradini in legno ben posizionati che caratterizzano la salita. Poco prima di uscire dal bosco la Kammschulteralm spunta da una finestra naturale tra i larici, è la prima delle malghe s’incontra lungo il cammino. Raggiunta la strada bianca, che si segue verso nord/sinistra, si apre alla vista una distesa di prati curati come in un giardino.

 

Dopo pochi minuti in alto su una spalla erbosa si intravede la Kipfel-Alm con il Kreuzspitze sullo sfondo; la malga si raggiunge risalendo la strada bianca a monte dopo un incrocio. Tornati sui propri passi, sulla strada della Kipfel-Alm si intravede già la Haspinger -Alm, sono entrambe a quota 2.000m. Per trovare la prima malga aperta si dovrà proseguire su un sentiero ben evidente che entra nel bosco per poi seguire le chiare indicazioni che ci permetteranno di arrivare alla Stupfalm, gestita e con un ottimo servizio.

Superata la quarta malga, si rimane sulla strada bianca proseguendo verso destra/nord per circa un chilometro in leggera salita fino a intravedere dei grandi omini di pietra sulla spalla destra, è sufficiente voltarsi verso valle per vedere la Kaseralm nota per l’ottima cucina. Subito dietro la costruzione in legno, inizia uno stretto sentiero in discesa nel bosco. È ben battuto e, dopo aver attraversato due torrenti, raggiunge una strada bianca dove si apre l’ampia e molto bella valle di Pfoi chiusa a nord dall’Hochkreuzespitze. Prima di raggiungere la Pfoialm, sulla sinistra (destra idrografica) inizia il sentiero che, superato un primo breve tratto ripido, prosegue a margine del bosco. I suoni della natura sono ora ancor più evidenti, il bosco di larici diventa molto fitto e non è raro vedere caprioli tra gli alberi. Si prosegue fino a raggiungere la Uwaldalm, malga che domina la valle e dove una pausa è d’obbligo. Il panorama che si apre a sud lascia vedere tutta la Val di Casies e l’intero itinerario fin qui percorso, lo sguardo spazia dalle Dolomiti di Fanes alle cime più alte delle Dolomiti d’Ampezzo. Bellissima la sua terrazza dove poter gustare la tradizionale cucina sudtirolese. Se non si è particolarmente stanchi, alle spalle della malga un sentiero sale sul crinale dello Spielbühel; la salita non è impegnativa e in dieci/quindici minuti si raggiunge una posizione panoramica difficile da dimenticare.

 

Da questo punto il cammino è tutto in discesa e si può scegliere se seguire la strada forestale che raggiunge Santa Magdalena o il bellissimo sentiero n°12, molto poco frequentato, che scende ripidamente nel bosco costeggiando il torrente Pfoibach, ma che è bene percorrere se non si è troppo stanchi. La discesa è decisamente ripida e può mettere a dura prova gambe e ginocchia.

 

Cosa vedere in Val di Casies

La Val di Casies si estende per quasi 20 km da Monguelfo al passo del Gsieser Torl (2.220m) e le alture che la chiudono a nord sono sulla linea di confine. Le vette più importanti sono l’Hochkreuzspitze (2.739 m) a est, il Deferegger Pfannhorn (2.820 m) e il Kärlskopf (2.836 m) a ovest del punto di culmine della valle. Pur confinando con l’Austria, non ci sono strade che superano il confine, che può essere attraversato solamente a piedi. Meritano una visita il Castello Welsperg (dal XII secolo ma ora dall’aspetto settecentesco) proprio all’ingresso della valle e il Museo di Cultura Contadina Voadohuibn a Santa Maddalena dove è possibile apprendere come si fila il lino negli antichi filatoi ad alette e come si preparano le specialità locali sul fuoco vivo.

 

 

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