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Escursionismo, conosciamo i gradi di difficoltà sui sentieri

Quando si decide di intraprendere un’escursione vogliamo partire preparati e consapevoli di quello che andremo ad affrontare in termini di dislivello, lunghezza, tipo di terreno e difficoltà generiche. Le informazioni da conoscere non sono molte, ma essenziali. Per rendere più veloce l’assimilazione di queste è stata creata una scala che, come nel caso dell’arrampicata, divide i sentieri o le escursioni a seconda del grado di difficoltà. Conoscere questa scala è fondamentale prima di partire per una gita di uno o più giorni. È utile a capire se la propria preparazione è a un livello adatto al tipo di terreno che si troverà e, soprattutto, per comprendere se può essere adatto o meno ai nostri compagni di ventura.

Come viene costruita la scala delle difficoltà escursionistiche

I sentieri sono diversi ed eterogenei tra loro, quando poi si va a immaginare un percorso su lunghe tratte definirne con precisione la difficoltà è tutt’altro che facile. Per questo si sono identificati alcuni fattori specifici che aiutano a identificare con chiarezza quella che è l’effettiva difficoltà di un percorso. I parametri presi in considerazione sono: lunghezza del percorso, esposizione, altitudine, dislivello complessivo, versante ed esposizione, difficoltà tecnica dell’itinerario, impegno fisico, difficoltà di orientamento. Dall’unione di queste informazioni si va a comporre una scheda suddivisa in 5 gradi.

La scala delle difficoltà escursionistiche

Cinque i gradi che compongono la scala delle difficoltà escursionistiche, con un andamento che va dalle semplici passeggiate a salite impegnative di stampo quasi alpinistico, dov’è necessario avere piede fermo, abitudine all’esposizione e saper utilizzare la normale attrezzatura alpinistica. Vediamoli nel dettaglio.

T – Turistico

Itinerario semplice, che si sviluppa su carrarecce, strade poderali e pedonali, facili mulattiere. Solitamente si tratta di percorsi dall’interesse culturale o storico che si sviluppano nelle immediate vicinanze di centri abitati o grandi vie di comunicazione, con lunghezza e dislivello irrisori.

E – Escursionistico

Una delle lettere che siamo più abituati a leggere quando si sfoglia una guida a itinerari e sentieri. Si tratta di percorsi senza difficoltà tecniche che si svolgono su sentieri o mulattiere addentrandosi nelle valli. Possono raggiungere rifugi, facili cime o valicare da una valle all’altra. Lungo questi percorsi non è necessario avere attrezzatura alpinistica o abitudine all’esposizione. In base al dislivello può essere necessario un buon grado di allenamento fisico.

EE – Escursionisti Esperti

Percorso adatto a chi frequenta la montagna da diverso tempo e ha un buon grado di allenamento. Necessaria, per poterla affrontare in sicurezza, abitudine a muoversi in ambiente montano per poter superare passaggi ostici o dov’è necessario gestire una minimale esposizione. Questi itinerari possono raggiungere l’alta quota, presentare tratti attrezzati con funi o brevi scale e richiedere un equipaggiamento adeguato all’esperienza.

EEA – Escursionisti Esperti con Attrezzatura

Con questo grado si identificano le vie ferrate e i sentieri attrezzati. Creste, cenge o pareti rocciose sono i territori lungo cui si sviluppano questi itinerari. Se non fossero attrezzati con funi metalliche e scalette si tratterebbe di facili percorsi di stampo alpinistico. Per affrontarli non è sufficiente la normale attrezzatura da escursionismo, ma è necessario ricordare alcuni materiali fondamentali: casco, imbrago e set da ferrata con dissipatore. Oltre ad avere l’attrezzatura è bene saperla usare con scioltezza e avere esperienza, due caratteristiche a cui aggiungere un adeguato allenamento per potersi muovere in modo agevole lungo l’itinerario.

EAI – Escursionismo in Ambiente Innevato

Si tratta di facili escursioni dov’è richiesto l’uso delle ciaspole per muoversi sul manto nevoso. Itinerari evidenti lungo crinali aperti e poco esposti, in modo da garantirne la percorribilità senza un alto rischio. Importante, per chi decide di affrontare un itinerario segnalato con questa difficoltà, avere buone conoscenze del fattore valanghe e dell’ambiente innevato. Anche se gli itinerari suggeriti con questo grado potrebbero far pensare a percorsi dove non sussiste il rischio valanghe è opportuno saper utilizzare i dispositivi di sicurezza e primo soccorso in caso di distacco: Artva sempre accesa, pala e sonda sempre nello zaino. Importante è anche avere buone capacità di orientamento e saper leggere le cartine topografiche abbinate all’uso della bussola. Quando la neve copre i sentieri ed, eventualmente, le paline segnaletiche bisogna sapersi orientare.

 

 

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Un commento

  1. Sentito ieri.

    EEA escursionisti esperti asini
    EAI escursionisti asini istruiti
    Cambieranno la cartellonistica e le descrizioni

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