Alpinismo

Il maltempo frena i tentativi degli “sciatori” sul Nanga Parbat

David Goettler cambia squadra, aggregandosi a Boris Langenstein e Tiphaine Duperier, mentre sull’altro versante della montagna Anna Tybor e Tom Lafaille sono in fase di acclimatamento

Sul Nanga Parbat il bel tempo si sta facendo attendere. Mike Arnold, partner di David Goettler per il tentativo in stile alpino sulla parete Rupal, ha terminato il tempo che aveva a disposizione ed è dovuto tornare in Europa, così Goettler ha deciso di fare squadra con Boris Langenstein e Tiphaine Duperier, entrambi francesi.
Nessuno dei due è nuovo per il Nanga Parbat: nel 2019 Duperier ha raggiunto quota 7800 metri su questa cima, mentre Langenstein è arrivato in vetta. Ha poi calzato gli sci 50 metri sotto la vetta, nel primo punto in cui era possibile sciare. Il compagno si è unito a lui durante la discesa, che i due hanno completato insieme.
Al tempo, i due alpinisti competevano con i russi Vitaly Lazo e Anton Pugovkin e l’italiano Cala Cimenti per la prima discesa completa con gli sci del Nanga Parbat. Al primo tentativo, la squadra italo-russa si era fermata a quota 8000 metri e aveva sciato alla luce delle frontali. In seguito, Lazo e Cimenti avevano raggiunto la vetta, ma anche questi avevano iniziato la discesa poco sotto la cima.

 

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Per quanto riguarda la spedizione tuttora in corso, Mike Arnold ha confermato che Goettler è ancora dell’idea di tentare la salita per la parete Rupal, tramite la via Schell, e si suppone che i francesi faranno lo stesso. “Si tratta di una parete dura da osservare in un solo sguardo. Devi fermarti e guardarla bene, da Est a Ovest, passando in rassegna la sua mostruosità” ha commentato Arnold. “Per questa montagna serve una finestra di 4-5 giorni, tra salita e discesa in stile alpino, sciando o volando in discesa, e senza ossigeno supplementare”.

Se riusciranno ad arrivare in vetta, Duperier e Langenstein vorranno tentare di scendere con gli sci, realizzando quella che sarebbe una prima assoluta sulla Rupal. Arnold ha suggerito che Goettler voglia invece lanciarsi con il paracadute.

Nel frattempo, sulla parete Diamir

I due francesi non sono gli unici sciatori a trovarsi sul Nanga Parbat: sull’altro versante della montagna, Anna Tybor  e Tom Lafaille stanno attendendo le condizioni giuste per sciare la via Kinshofer. “Le condizioni attuali non sono facili, aprire la via per il secondo campo è stato molto più lungo del previsto. Ma siamo riusciti a raggiungere C2, a quota 5900 metri, e qui abbiamo trascorso la notte” ha scritto Tybor.
Adesso, i due sono di nuovo al campo base, aspettando una finestra di bel tempo per un altro giro di acclimatamento al C3. “Se tutto va bene, vorremmo tentare la vetta alla fine del mese”.

 

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