Alta quota

Una spedizione coreano-nepalese a due picchi vergini nel massiccio dello Jugal

Um Hong-Gil, primo coreano a salire i 14 Ottomila, sarà il leader della spedizione allo Jugal I e Jugal II, due Seimila aperti all’alpinismo solo l’anno scorso

Nella primavera 2023, le autorità nepalesi hanno aperto all’alpinismo internazionale alcune nuove cime: tra queste, le cinque cime del massiccio dello Jugal, di cui tre di seimila metri e due di cinquemila. Lo scorso autunno, il Jugal V ha già visto la prima salita, ad opera di una spedizione con membri nepalesi, statunitensi e messicani: Pemba Dorje Sherpa, Nima Gyalzen Sherpa, Tenzing Jangbu Sherpa, Sajja Chaulagai e Jaime
Salinas. Questi avevano ottenuto i permessi per le tre cime più basse del massiccio, e si sono aggiudicati l’ascesa della cima di 5922 metri.

Questa primavera, il permesso è stato concesso a una spedizione coreano-nepalese per lo Jugal I e Jugal II, come atto di celebrazione del cinquantesimo anniversario delle relazioni bilaterali tra i due Paesi. Le autorità locali hanno infatti offerto il permesso a titolo gratuito.
La squadra sarà guidata dal campo base da  Hong-Gil, il primo coreano a salire i 14 Ottomila nel 2001 e figura molto popolare nel Paese orientale, e dalla nepalese Dawa Yangzum Sherpa. Dal punto di vista alpinistico, a capeggiare la spedizione saranno invece Eun-soo Koo y Lhakpa Sonam Sherpa. Gli altri membri del team saranno i coreani Jong-min Baek, Tae-chul Eom, Je-gyun Joung, Dong-jin Kim, Junki Byeon e i nepalesi Lama Babu Sherpa y Min Bahadur Lama.

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