Itinerari

Facile, media, impegnativa: tre gratificanti escursioni di skialp in Val d’Ayas, con il Monte Rosa sempre in vista

Si scaldano i muscoli lungo la pista battuta, e riservata, per lo scialpinismo al Colle Bettaforca. Poi si prende quota lungo pendii vergini fino al Rifugio Mezzalama, dove le cime del Rosa si toccano quasi con mano

Belle le piste del Monterosa Ski, ma ancora più emozionanti sono i numerosi itinerari scialpinistici anche a quote piuttosto elevate che si possono percorrere lungo i pendii della Val d’Ayas, non a caso polo importante del cosiddetto “Monterosa Freeride Paradise”. Prima di incollare le pelli sotto gli sci vale la pena aggirarsi tra le antiche frazioni walser di questo lembo della Valle d’Aosta, da Antagnod (raggiungibile anche in auto) alle più isolate Mascognaz, Frantze, Cuneaz o Resy che richiedono camminate più o meno lunghe ma mai eccessive.

Poi via, verso l’alta quota, accompagnati dalla vista sulle vette del Rosa che chiudono la vallata. Indispensabile, come sempre, partire con il materiale di autosoccorso (Artva, pala e sonda), informarsi da fonti qualificate sulle condizioni della neve, ed effettuare una sorta di autovalutazione delle proprie capacità.

Al Colle Bettaforca lungo la pista battuta per gli skialper

Un tracciato battuto meccanicamente e riservato agli scialpinisti va da Ciarcerio al Colle Bettaforca, sullo spartiacque che separa la Val d’Ayas a quella di Gressoney. Una possibilità molto gradita dagli agonisti ma anche dai principianti, che su un tracciato di questo tipo possono muoversi in sicurezza senza difficoltà tecniche importanti.

Si raggiunge il punto di partenza a quota 1.950 metri con la funicolare. Da qui si seguono  le bandierine verdi e ci si inoltra nel bosco di conifere secolari fino al ciglio sul quale sorge anche il villaggio walser di Resy. Ora  il tracciato battuto dai gatti delle nevi  si fa più ampio e segue la strada interpoderale, sino alla partenza della seggiovia Bettaforca. La pista ora prende quota salendo sotto i pali dell’impianto per portarsi sotto il muro finale: con due diagonali si arriva al Colle (2.700 m), accanto alla stazione a monte della seggiovia. Si torna a valle sciando sulla pista battuta.

Partenza: Alpe Ciarcerio  (1.950 m)
Arrivo: Colle Bettaforca (2.700 m)
Dislivello: 750 m
Tempo: 2.30 ore
Difficoltà: facile

Da Mandriou al Colle Vascoccia

I pendii a monte di Antagnod sono il teatro della classica salita al Colle Vascoccia. L’escursione è riservata a chi si sa muovere in alta quota e in spazi aperti, altrimenti conviene farsi accompagnare da una Guida alpina.  Si parte dalla frazione di Mandriou (1.830 m) seguendo nel primo tratto la stradina che porta agli alpeggi di Souda (1970 m). Dopo un ulteriore tratto lungo la stradina si piega a destra, alla volta di una pista da sci, che si costeggia,  fino ad incontrare un’altra  strada che conduce agli alpeggi e alla chiesetta dell’Alpe di Vascoccia (2.254 m). Da qui si segue, mantenendosi preferibilmente al centro il vallone che porta al Colle Vascoccia superando alcune ondulazioni e diventando più ripido nel tratto finale.

Partenza: loc. Mandriou  (1.830 m)
Arrivo: Colle Vascoccia (2.559 m)
Dislivello: 790 m
Tempo: 3 ore
Difficoltà: MS

Destinazione Rifugio Mezzalama

L’escursione al Rifugio Mezzalama porta nel cuore del Monte Rosa e della sua storia alpinistica ed è riservato agli scialpinisti dotati buona gamba e capacità tecniche adeguate.

Da Saint-Jacques si segue la strada poderale fino al Pian di Verra inferiore. Attraversato l’ampio pianoro, si scavalca il torrente su un ponticello si prosegue tra i larici lasciando sulla destra la strada che va verso il Pian di Verra superiore.  Inizia  qui il tratto, suggestivo ma con qualche rischio dovuto alla caduta di pietre, tra le due morene. Conviene avanzare a mezzacosta sul lato destro e risalire un tratto ripido che conduce ad un altro pianoro rilassante e super panoramico sulle vette del Rosa. Subito dopo la salita riprende, ripida, tra i massi a destra della seraccata. Ancora un tratto dalle pendenze sostenute accanto alla seraccata porta verso più rilassanti valloncelli che precedono il rifugio (chiuso d’inverno).

Partenza: loc. Saint-Jacques  (1.728 m)
Arrivo: Rifugio Ottorino Mezzalama (3.036 m)
Dislivello: 1.286 m m
Tempo: 4 ore
Difficoltà: BS

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