Con le ciaspole verso i Pantani, tra i Monti Sibillini e la Laga
Una delle escursioni invernali più facili e frequentate dell’Appennino centrale conduce da Forca Canapine ai laghetti dei Pantani, e prosegue verso il panoramico Monte dei Signori
All’estremità meridionale dei Monti Sibillini, fuori dal Parco nazionale che tutela le vette più elevate del massiccio, l’ampia conca dei Pantani e le vette che la sorvegliano sono delle mete interessanti in tutte le stagioni, e offrono splendidi panorami sul Vettore, il più elevato dei Sibillini, e sui Monti della Laga che si alzano oltre Accumoli e la via Salaria.
In estate i laghetti sono frequentati dal bestiame al pascolo e circondati da suggestive fioriture, e la zona offre piacevoli escursioni in famiglia e classici percorsi da seguire in mountain-bike. Il Sentiero Italia passa da qui nella tappa che collega Norcia e Castelluccio con Accumoli, per poi proseguire verso Amatrice.
D’inverno, quando i Pantani sono spesso invisibili perché nascosti da uno spesso strato di neve, la conca e il valico che la precede meritano comunque una visita a causa dell’atmosfera solitaria e dei panorami. Il percorso è comodo, panoramico e quasi sempre indicato da tracce.
Dalla Forca dei Pantani, l’ampia sella da cui ci si affaccia sulla conca, si può proseguire la camminata salendo verso il Monte dei Signori, una piccola cima che si alza sul confine tra il Lazio e l’Umbria. Il percorso è assolutamente facile fino a un vecchio cippo di confine tra lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie, da cui il panorama diventa ancora più ampio. Più avanti possono essere necessari i ramponi.
Intorno al valico di Forca Canapine, per decenni, ha funzionato una piccola stazione sciistica, attrezzata con skilift, alberghi e rifugi, che poteva essere raggiunta sia dall’Umbria (Norcia e Castelluccio), sia da Arquata del Tronto e dalla Via Salaria al confine tra le Marche e il Lazio. Dopo il terremoto del 2016, che ha devastato Accumoli, Amatrice, Castelluccio e altri centri, le strutture ricettive e gli impianti di risalita di Forca Canapine sono ancora in abbandono, e l’unica strada percorribile è quella che sale dal versante di Norcia.
Il progetto della Regione Lazio e del Comune di Accumoli, che hanno pensato di costruire ai Pantani un rifugio-albergo raggiunto da strade carrozzabili, è stato contestato dagli ambientalisti e dal CAI, e sembra essere stato abbandonato.
Da Forca Canapine ai Pantani e al Monte dei Signori
(da 150 a 320 m di dislivello, da 2 a 3.15 ore a/r, WT1/WT2)
Il valico di Forca Canapine (1541 m) si raggiunge da Norcia e da Castelluccio. Al momento in cui scriviamo, la strada che sale da Arquata del Tronto al valico non è ancora stata riaperta. Chi arriva dalla Salaria deve traversare il tunnel, salire verso Castelluccio e poi piegare a destra.
Dal valico, dove la strada spazzata dalla neve finisce, si segue verso sud (destra arrivando da Norcia) una strada innevata che passa a monte del rifugio Genziana (abbandonato) e poi tocca un piccolo fabbricato e un’antenna. Si supera una breve salita ripida a sinistra di un vecchio skilift, si piega a sinistra con un tratto pianeggiante tra i faggi, e si sale ancora in diagonale, fino ad affacciarsi sulla dorsale del Monte Serra.
Dopo aver scavalcato un crinale (1632 m) si scende alla Forca dei Pantani (1607 m), da cui appaiono la conca dei Pantani e i Monti della Laga. Una breve discesa porta a una vistosa staccionata e ai laghetti (1603 m, 1 ora), spesso invisibili a causa della neve.
Dalla Forca dei Pantani si può allungare la gita salendo direttamente, per un ampio pendio, verso il Monte dei Signori (1781 m, 0.45 ore). Il percorso è elementare fino a un cippo (1700 m) del confine tra Regno di Napoli e Stato Pontificio. Più avanti la cresta si stringe un po’, e con neve ghiacciata possono servire i ramponi.
Si torna per l’itinerario dell’andata. Occorrono 0.30 ore dal Monte dei Signori alla Forca dei Pantani, e 1 ora da questa fino a Forca Canapine e alla strada.