Itinerari

Due gite con le ciaspole intorno a Livigno percorribili anche senza l’Artva

La località valtellinese ha appontato una serie di “percorsi gestiti” ad uso degli escursionisti. Un team dedicato si occupa della battitura e del monitoraggio quotidiano dei pendii

Ciaspolate ad alta quota, lontano dai centri abitati e, soprattutto, in sicurezza. Non sempre è possibile, ma a Livigno ci provano e, allo scopo, hanno preparato i “percorsi gestiti”. Il nome è burocratico, lontano mille miglia da quella che dovrebbe essere l’immagine di un’escursione nel bianco, ma rende bene l’idea. Si tratta infatti di una serie di itinerari in alcuni dei luoghi più belli nei dintorni del paese che vengono battuti, segnalati e, soprattutto, monitorati quotidianamente da un team dedicato. Sono queste persone che provvedono a posizionare correttamente i paletti fluorescenti verdi che accompagnano nella giusta direzione gli escursionisti. E sempre loro provvedono alla battitura degli itinerari dopo ogni nevicata e comunicano eventuali situazioni di pericolo.

Grazie a questo tipo di organizzazione i percorsi gestiti possono essere affrontati in totale autonomia, senza la necessità di utilizzare strumenti di soccorso come l’artva, la pala e la sonda. Ecco due suggerimenti per incamminarsi nel Livignasco senza altri pensieri se non quelli ispirati dalla bellezza dei luoghi.

Val Federia

L’anello delle Tee di Val Federia, porta nel silenzio e nella grande bellezza di una vallata laterale poco frequentata d’inverno, anche se vi si trova un piccolo, e comodo, rifugio aperto anche in questa stagione. Le Tee sono delle antiche baite utilizzate in origine nei mesi estivi come stalle per gli animali al pascolo e oggi in molti casi sono state ristrutturate diventando luoghi di relax per i proprietari (in massima parte residenti a Livigno).

Il percorso parte dal Ponte di Calcheira, nei pressi del parcheggio P3. Attraversato il ponte si prosegue dritti per la valle sulla destra, seguendo le paline verdi e fucsia. Con un tracciato a tornanti nel bosco si raggiungono in breve le prime tee. Presa quota, si segue un sentiero a mezza costa molto soleggiato lungo il quale si possono osservare altre Tee sommerse dalla neve, fino ad arrivare  alla Tea da Memi un ristoro aperto anche in inverno dove è possibile fermarsi per una pausa. Poco più avanti il percorso battuto scende verso valle e si torna al punto di partenza. L’anello, dal dislivello complessivo di 233 m, si completa in meno di due ore.

Baitel da Plascianet

Il dislivello (286 metri) non manca, ma nonostante richieda un certo impegno l’itinerario che porta fino al baitel di Plascianet (2153 m), grandioso punto panoramico su Livigno e dove ci si può rilassare all’interno del bivacco.

I Baitel sono di proprietà della comunità e aperti a chi volesse entrare a ripararsi o prepararsi il caffè sul fuoco della stufa economica. Buona regola, come sempre in questi casi, è quella di lasciare tutto come si trova o, se chi ci ha preceduto non si è comportato civilmente, dare una sistemata. Il percorso parte nei pressi dello Sport Hotel nelle cui vicinanze si trovano i primi pali verdi che accompagnano per poco più di un’ora fino a destinazione. Ritorno per la stessa via dell’andata.

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