Alpinismo

Lucia Guichot e Nieves Gil scalano la “Supercanaleta” del Fitz Roy

Le due alpiniste spagnole hanno portato a termine con successo l’ascesa di una delle vie più lunghe e impegnative della montagna patagonica

Sono stati necessari sei giorni (e cinque bivacchi) per avere ragione della Supercanaleta del Fitz Roy. Ma alla fine Lucia Guichot e Nieves Gil, ce l’hanno fatta. La via è considerata una delle più probanti della montagna e non solo per i 1600 metri di lunghezza. Si sviluppa sulla parete ovest della montagna e comprende un canale di neve e ghiaccio di 1.000 metri, seguito da 15 tiri di roccia e arrampicata mista. Infine, ciliegina sulla torta, presenta 200 metri di arrampicata su diversi gendarmi lungo la cresta ovest-sudovest con elevate difficoltà tecniche. I detriti che cadono dalle pareti adiacenti aumentano lo stress e i pericoli.

Abbiamo approfittato di una finestra meteorologica“, ha scritto la Guichot sui social media, sottolineando di aver vissuto “sei giorni in cui non abbiamo visto nessuno”.

Le due alpiniste iberiche hanno dapprima effettuato un trekking di due giorni per raggiungere l’attacco della via. Solo dopo averla ispezionata ispezionarono attentamente trovata in buone condizioni hanno deciso di sferrare l’affondo. In discesa le due si sono calate lungo la via franco-argentina, poi hanno proseguito attraverso la temuta Brecha de los Italianos. Gil ha descritto la scalata come un “vortice di sentimenti”, mentre Guichot ha detto che quei sei giorni le hanno dato “gioia di vivere”.

La via fu aperta nel 1965 dagli argentini Carlos Comesaña e José Luis Fonrouge. In tempi più recenti è diventata linea di casa di Colin Haley che l’ha salita per la prima volta nel 2007 con Maxime Turgeon per poi vincerla in solitaria nel 2009 mentre nel 2016, in cordata con Andy Wyatt, ha messo ha messo segno la prima salita in giornata. Haley è poi tornato un’altra volta su Supercanaleta nel settembre 2022 quando ha effettuato la prima solitaria invernale della via.

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