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Riapre la Capanna Dosdé, in Alta Valtellina

Concluso nei giorni scorsi il restauro dello storico bivacco in Val Viola. Risistemato anche il sentiero che lo raggiunge

Secondo la tradizione locale Dosdè significa “Casa di Dio”. Nessuna prova certa, ma di sicuro l’area dell’Alta Valtellina chiamata con questo nome merita tutta l’attenzione per la sua bellezza e per le emozioni che regala a chi si avventura lungo i suoi sentieri. Assume così particolare rilievo la notizia della riapertura, avvenuta ufficialmente nei giorni scorsi, della Capanna Dosdè.

Il bivacco, non gestito, si trova a 2824 metri nel cuore della Val Viola e dal 1890 (anno della sua costruzione) rappresenta un punto di riferimento essenziale per escursionisti e alpinisti. Il tempo ha però preteso dazio e nonostante i ripetuti interventi effettuati nel corso degli anni è stato necessario rimettersi all’opera. I lavori sono stati effettuati dal CAI di Bormio con il contributo di Braulio e sono durati un anno.
Il progetto ha posto particolare attenzione alla conservazione dell’essenza storica del bivacco, mantenendone l’aspetto originale e prediligendo l’uso di materiali autoctoni.

L’operazione di riammodernamento ha riguardato anche il sentiero che raggiunge la Capanna Dosdè, che è stato oggetto di un’importante opera di rinnovamento e adeguamento, rendendolo agevolmente accessibile anche alla bici. Inoltre lungo il tragitto sono stati installati pannelli illustrativi ricchi di informazioni sul panorama circostante, e sul contesto storico e culturale al cui interno si snoda.

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