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Assassinata l’orsa Amarena, uno dei simboli del Parco Nazionale d’Abruzzo

Una fucilata ha posto fine alla vita del plantigrado. Ora si cercano i suoi cuccioli. Il colpevole è stato individuato

Solo pochi giorni fa abbiamo visto i video che la riprendevano mentre si aggirava con i suoi cuccioli per le strade di Bisegna, frazione di San Benedetto dei Marsi. Pacifica. Cercava cibo. La scorsa notte era tornata in un centro abitato lì vicino. La cosa non è stata gradita da un cittadino, che imbracciato il fucile, le ha sparato. Un colpo solo, pare, ma sufficiente a uccidere Amarena uno degli orsi marsicani più popolari dell’area del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Le notizie che giungono a poche ore di distanza riportano che l’assassino di Amarena è stato individuato e arrestato, e che ora la priorità è trovare e mettere in sicurezza i suoi cuccioli, ancora troppo acerbi per essere autonomi.

Il dolore e lo sdegno della comunità abruzzese, e di tutti coloro che amano la natura, si stanno riversando sui social e perfino nel mondo politico: “Confidiamo nelle indagini che sono state avviate dalle forze dell’ordine e dai vertici del Parco, che hanno già individuato il responsabile, affinché la giustizia faccia il suo corso. Sono pronto a costituire la Regione come parte civile contro questo delinquente per tutelare l’immagine e l’onorabilità della nostra gente. Invito le comunità locali e tutti i turisti a continuare ad osservare tutte le norme prescritte affinché gli animali presenti sul territorio possano vivere indisturbati nel loro habitat”, ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

Da parte nostra, ora, nessun commento alla follia. E nessun perdono alla cattiveria criminale.

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