News

Una sfilata, di sole Miss, a quasi 6.000 metri. Si difendono così il pianeta e le donne?

L’evento si terrà al passo di Umling La, nel Ladakh, il 23 settembre, con la presenza del Dalai Lama. Un super spot per il governo indiano. Ma gli interrogativi non mancano

Sono 52 chilometri decisamente straordinari quelli della strada che si snoda fra Chisumle e Demchok, nel territorio del Ladakh, il lembo più settentrionale del subcontinente indiano. La sua inaugurazione, nel 2017, ha strappato il record mondiale di carrozzabile più alta del mondo alla Bolivia, che lo deteneva per il percorso al vulcano Uturuncu. Noi che sulle montagne amiamo salire con le nostre gambe, non siamo fan delle colate d’asfalto che violano paesaggi selvaggi e incontaminati, come quelli himalayani. Ma a difesa di Delhi, bisogna dire che la strada in questione è nata per esigenze militari, visti i non facili rapporti di confine fra India e Cina.

Quest’arteria sperduta, dove d’inverno si raggiungono i 40 gradi sottozero, il 23 settembre prossimo sarà lo scenario di un evento unico. Il suo punto più elevato, il passo Umling La (5798 m), ospiterà la sfilata di moda sostenibile più alta del mondo: la Ladakh International Fashion Runway.

Venti miss-influencer in passerella. Nessun uomo.

Complice il ruolo di direttrice creativa dell’evento attribuito all’italiana Giulia Ragazzini, giornali e siti di casa nostra hanno già iniziato a parlarne da tempo. Gli organizzatori sono riusciti ad assicurarsi la presenza di alcune delle donne più belle del mondo: oltre a Giulia – Miss Earth Italy 2020-21, cinque lingue parlate e una laurea in Legge – ci saranno Miss Earth Usa, Miss Earth India, Miss Universe Giappone, Miss Earth Argentina, Miss Earth Nigeria, Miss Earth Germania, solo per citarne alcune. Un concentrato di bellezza femminile che saprà attrarre gli sguardi degli utenti dei social da tutto il mondo. Le ragazze sono infatti figure influenti nel mondo della moda. Giulia Ragazzini, per esempio, ha 901 mila follower su Instagram. Cifre da capogiro, che condivide con le altre Miss. Per l’India, che presiede il G20, è un’occasione d’oro per presentarsi come paladina della moda sostenibile e della protezione ambientale e per promuovere l’ecoturismo in Ladakh.

Ciliegina sulla torta, a Umling La è prevista anche la partecipazione del Dalai Lama, chiamato a consegnare il Guinness dei Primati alle partecipanti. L’88enne Tenzin Gyatso è uomo di mondo, abituato a cavalcare l’onda degli eventi internazionali per tenere viva la memoria della causa tibetana. Non solo: da sempre la difesa della natura è fra le sue priorità, tant’è che ha dichiarato che se Buddha fosse qui fra noi oggi, sarebbe un ambientalista. E poi, non dimentichiamo che nei confronti dell’India ha un debito di gratitudine. Dharamsala, la sua capitale in esilio dal 1960, si trova nell’Himachal Pradesh indiano.

Per l’India a caccia di record in questo modo si promuove il turismo sostenibile

Una sfilata del genere non è qualcosa che si improvvisa. Oltre alle Miss, che dovranno seguire un programma di graduale acclimatazione per resistere alla carenza di ossigeno a Umling La – 50 per cento in meno del normale – immaginiamo che ci sarà un enorme seguito, come avviene per tutte le sfilate. Truccatori, parrucchieri, assistenti, addetti alle luci e al suono, fotografi, giornalisti e ospiti internazionali costituiranno una folla mai vista ai piedi di queste vette immacolate.

C’è da chiedersi se fosse proprio necessario infrangere il delicato equilibrio della montagna con un evento simile, che non può non generare inquinamento se non altro per la massiccia presenza umana e per l’uso che si farà di auto e mezzi per allestire il set della sfilata e accompagnare gli ospiti. Sembra esserci una contraddizione fra il farsi propugnatori di una moda sostenibile, quindi rispettosa dell’ambiente, e poi contribuire ad alterare il fragilissimo spazio d’alta quota. Anche solo per un giorno, il paesaggio himalayano non va trasformato in un luna park. Qualcuno si domanderà anche che cosa c’entrino poi delle Miss con la montagna. La risposta è: niente. Vogliamo sperare, però, che la loro presenza a qualcosa possa servire. Come influencer con centinaia di migliaia di follower potrebbero farsi ambasciatrici della difesa di quel paesaggio che vedranno con i loro occhi e che è fortemente a rischio. Le recenti alluvioni e gli smottamenti sono un chiaro segnale. La voce delle Miss potrebbe raggiungere un pubblico poco interessato ad ascoltare Greta e i ragazzi dei Fridays for Future, e questo sarebbe già un buon risultato.

Per il premier indiano Narendra Modi, la Ladakh International Fashion Runway è un bel colpo di marketing. Strappa il primato nepalese della Mt. Everest Fashion Runway del 2020, svoltasi a quota 5643, facendo entrare il suo Paese nel Guinness dei Primati. E racconta che in India si può arrivare comodamente in auto a 5798 metri di quota, senza alcuna fatica.
Umling La è persino più alto del campo base dell’Everest. Forse è proprio questo ciò che ci turba di più. Se pensiamo ai giganti himalayani messi a dura prova dal cambiamento climatico e da una presenza umana a volte invasiva, la prima parola che ci viene in mente è rispetto. Condividiamo il piacere sportivo della sfida che è nel cuore di ogni alpinista, ma dobbiamo imparare anche ad avere cura della fragilità delle montagne. Forse hanno ragione i bhutanesi che per motivazioni religiose dal 1994 impediscono di scalare le vette oltre i 6000 metri. La loro spiritualità farà arrabbiare molti alpinisti, ne siamo certi, ma preserva un patrimonio unico e prezioso.

Quanto alla strada carrozzabile per Umling La, ogni stato ha il diritto di decidere le strategie di difesa che ritiene opportune, quindi non si può questionare sul perché esista. La sua ubicazione, per fortuna, rende improbabile il turismo di massa, ma l’India ci guadagnerebbe a promuovere in quest’area un accesso ecologico e selettivo, subordinato al rispetto dell’ambiente. Spenti i riflettori della sfilata di moda, Umling La deve tornare a essere un luogo incantato, un sogno fatto di ossigeno rarefatto e puro, e di silenzio.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close