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Grandes Jorasses, un altro record di Nadir Maguet

Nuovo tempo più veloce conosciuto (FKT) per il valdostano sulla via normale delle Grandes Jorasses. “Ho realizzato uno dei miei piccoli sogni qui in Valle d’Aosta”

Il record siglato alla Skymaraton 4 Luglio non era sufficiente per Nadir Maguet che, nella mattinata del 10 luglio, torna a sbalordire. Ha lasciato nuovamente tutti di stucco, il “Mago”, e questa volta lo ha fatto con una grande impresa sulla via normale delle Grandes Jorasses. Oltre che skyrunner e scialpinista, Maguet “se la cava mica male” anche su quei terreni che richiedono, oltre a performance e velocità, anche conoscenze e abilità di stampo alpinistico.

La salita delle Grandes Jorasses, il gruppo di sei cime granitiche che si trovano nella parte settentrionale del massiccio del Monte Bianco sulla linea di frontiera tra Italia e Francia, è tecnicamente impegnativa e richiede esperienza e buona forma fisica. Nella maggior parte dei casi gli alpinisti suddividono l’ascesa su due giornate, pernottando al rifugio Boccalatte-Piolti (2803 metri), oggi aperto ma incustodito.

Maguet non è nuovo a FKT (Fastest Known Time, “tempo più veloce conosciuto”) alpinistici. Lo scorso anno aveva realizzato quello al Bernina (sulla Biancograt), quello sull’Ortles lungo l’Hintergrat (o Cresta del Coston) e sul Grossglockner per la via Stüdlgrat. Infine, giusto per non negargli alcun merito, nel 2020 è stato il più veloce con 2h02’32” (1h29 in vetta) a salire e poi scendere il Gran Paradiso.

La nuova impresa del “Mago”

Tre ore e 19 minuti secchi. Questo il tempo impiegato da Maguet per arrivare fino alla Punta Walker (4208 metri), la più alta delle Grandes Jorasses, partendo dai 1598 metri di Planpincieux, l’ultima frazione di Courmayeur in Val Ferret. Una vetta che l’atleta valdostano vede dalla finestra di casa e un FKT che sognava ma che, per svariati motivi, ha richiesto un po’ di tempo per essere messo a segno.

L’avevo nel mirino da un po’ di tempo ma ho preferito attendere perché non mi sentivo ancora abbastanza maturo come atleta sulla parte tecnica e montagna”, ha raccontato nella video intervista. Ma qualche giorno fa (sebbene non fosse ancora trascorsa una settimana dallo stratosferico record sul Sentiero 4 Luglio), dopo un giro di ricognizione e viste le condizioni ottimali in cui si trovava la salita, ha deciso che il momento era arrivato.

Nadir “Mago” Maguet, che ormai ci piace definire come l’uomo dei record, è partito alle 6 da Planpincieux ed è salito in stile leggero per la via normale che porta alla punta più alta delle Jorasses, la Walker appunto. Assetto da running fino al rifugio Boccalatte-Piolti impiegando 40 minuti circa per superare i primi 1000 metri di dislivello per poi passare a destra del rifugio da un canalino. Da qui assetto alpinistico e Davide Chéraz come compagno di cordata per passare la parte più crepacciata e quindi rischiosa (circa 300 metri), e poi su per il couloir Whymper (ghiaccio sino a 45°) fino ad arrivare alle pendici del seracco pensile delle Grandes Jorasses e risalire le roccette (passaggi di II grado e misto) fino alla vetta, dove ad attenderlo c’era la guida alpina Marco Camandona. Il tutto per un totale di 2600 metri di dislivello e 14,39 km di sviluppo.

Anche questa volta Maguet ha letteralmente frantumato un record che resisteva a sua volta (ironia della sorte!) da 30 anni. Era stato registrato nel 1993 dallo skyrunner Alfredo Mammoliti, sicuramente uno dei primi della storia.

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