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6 cose da non perdere nel primo weekend del Trento Film Festival

Al via oggi il Trento Film Festival con un ricchissimo programma di eventi, ne abbiamo selezionati 6 per questo primo fine settimana

Che quello a cavallo fra fine aprile e inizio maggio sia il periodo del Trento Film Festival, è cosa nota: il TFF è fra i più antichi festival cinematografici italiani, è nato negli anni Cinquanta su iniziativa del Cai e del Comune di Trento e da sempre si occupa di cinema legato alla montagna, all’esplorazione, all’alpinismo, all’ambiente e alla cultura montana.
Come spiegato dalla direttrice della manifestazione, Luana Bisesti, e come abbiamo già anticipato, i temi dell’edizione 2023 sono principalmente 3: sostenibilità, alpinismo e l’essere genitori e alpinisti. Tre temi che sono declinati su 130 film, 130 eventi e più di 50 appuntamenti dedicati specificamente alle famiglie, alle scuole e ai più piccoli: un’offerta enorme in cui c’è il rischio di perdersi, nonostante sia ben spiegata sul sito del festival (www.trentofestival.it).
Per questo, abbiamo pensato di selezionare per voi 6 cose da fare e da vedere nel primo weekend. Con un’avvertenza: sono punti di partenza, non di arrivo.

Due film sull’amore per la montagna

Fra le tante proiezioni in programma a Trento, sarebbe davvero il caso di non perdersi quelle di “Wild Life” e di “The Fire Within”. Il primo, diretto da Elizabeth Chai Vasarhelyi e Jimmy Chin (gli stessi del bellissimo “Free Solo”), racconta l’amore e l’attività di Kristine e Doug Tompkins, che hanno fondato The North Face e soprattutto dedicato la vita alla tutela della Patagonia. Il secondo, diretto da Werner Herzog, parla delle incredibili avventure dei vulcanologi Katia e Maurice Krafft. Il primo è in calendario alle 18.30 di sabato 29 aprile, il secondo alle 21 di domenica 30 aprile.

Una mostra per le nuove generazioni

All’interno di T4Future, la sezione del TFF dedicata ai più giovani (che quest’anno ha un suo spazio in piazza Fiera), fra le tante proiezioni, laboratori e attività create per valorizzare lo sviluppo sostenibile e la tutela dell’ambiente, c’è la sezione “Destinazione”. Qui si possono conoscere meglio paesaggi e tradizioni dell’Africa e in particolare dell’Etiopia: in programma ci sono film, mostre e pure l’intervento della zoologa Elisabetta Palagi, che ha dedicato gli studi ai babbuini gelada dell’altopiano che sta alla base del Ras Dashan, la vetta più alta del Corno d’Africa. L’evento è in programma domenica 30 aprile alle 18.00.

Conoscere un sito archeologico a 3269 metri di quota

Tra le tantissime mostre di cui si compone la sezione principale di questo 71esimo Trento Film Festival, la suggestiva “La memoria del ghiaccio – Archeologia della Grande Guerra a Punta Linke” è in grado di regalare una specie di viaggio nel passato. L’esposizione è incentrata sugli scavi di un sito della Prima Guerra Mondiale a 3269 metri di quota, nel massiccio dell’Ortles-Cevedale: vale davvero la pena di essere vista.

L’opportunità (e la scomodità) dell’alpinismo sostenibile

Alle 17.30 di sabato 29 aprile, nel programma di Incontri c’è “The Future Game”: l’alpinista Hervé Barmasse dialoga con il giornalista Luca Castaldini dei problemi legati alla crisi climatica, alla plastificazione delle terre alte e alla sempre crescente disuguaglianza sociale: l’alpinismo deve cambiare, ma qual è lo stato attuale delle cose? Come rispondono gli alpinisti e le aziende che operano nel mondo outdoor? Soprattutto: quali potrebbero essere le soluzioni? È un confronto da cui pensiamo potrebbero uscire opinioni interessanti.

Quando l’alpinismo diventa epopea

Sempre sabato 29 aprile, ma a partire dalle 21, si tiene il dibattito “Fra ghiaccio e neve, dove l’alpinismo si fa epico”. Il giornalista Fabrizio Goria incontra gli alpinisti Alex Txikon, Chhepal Sherpa, Hervé Barmasse e David Göttler: si parlerà di successi e rinunce nelle invernali himalayane, con un approfondimento sulle scelte e gli stili, appunto con i protagonisti delle più recenti spedizioni.

Attraversare l’Italia camminando

Infine, alle 16 di domenica 30 aprile, all’interno del Salotto Letterario di MontagnaLibri si parla del volume “Va’ sentiero – In cammino fra le terre alte d’Italia”, di Sara Furlanetto e Yuri Basilicò. Tra il 2019 e il 2021, la spedizione Va’ Sentiero ha esplorato l’intera dorsale montuosa del nostro Paese, usando come via maestra il Sentiero Italia, il trekking più lungo del mondo, quasi 8mila chilometri in cui scoprire la bellezza delle nostre montagne. È un libro interessante per ispirare un turismo lento e consapevole.

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