C’è qualcosa di magico nelle notti stellate vissute in quota. Qualcosa che troviamo difficile descrivere a parole. Così come è difficile esprimere un commento che non sia un “wow” di fronte a un video in timelapse realizzato in notturna tra le vette alpine nelle scorse settimane dal filmmaker Charley Radcliffe insieme all’alpinista David Goettler. Lo scenario è quello dell’Aiguille du Midi, nel massiccio del Monte Bianco. Radcliffe è il responsabile delle riprese, Goettler il protagonista. Lo si vede salire in una notte serena, armato di frontale sotto un cielo che appare trapunto di stelle, senza la minima ombra di nubi, lungo la via Mallory, sulla parete Nord. Il genio creativo di Radcliffe è riuscito a trasformare una “semplice” salita in notturna in uno spettacolo di luci e colori. David si trasforma, grazie alla sua frontale, in un fascio luminoso, che risale lungo la parete.
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Come racconta Goettler nella condivisione sui social di tale spettacolo, “non ho dovuto pensarci a lungo quando Charley mi ha chiesto di essere io il climber protagonista del suo progetto creativo. Tutto quello che mi ha chiesto di fare è stato scalare la via Mallory sull’Aiguille du Midi, (che molti di voi sanno comunque è il mio percorso di allenamento preferito) ma con una piccola variazione…di notte, per mostrare la linea percorsa e le costellazioni nel cielo. Cosa ne pensate del risultato?”.
Se una immagine dice più di mille parole…
“Se una immagine dice più di mille parole, quante parole dicono mille immagini impilate l’una sull’altra?”, domanda invece al pubblico Radcliffe, aggiungendo poi che in realtà alla base del timelapse non vi siano effettivamente 1000 scatti ma 650, che non è in ogni caso male come cifra! L’autore racconta di aver pensato a lungo all’idea di un timelapse che potesse raccontare il movimento di una persona in montagna, “ma non sapevo da dove iniziare”. Poi per fortuna è arrivato David. E badate bene che potrebbe essere in arrivo qualcosa di nuovo. “Con la luna nuova in arrivo e una piccola finestra meteo tra le bufere, cosa succederà?”.
