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Grandi emozioni alla Coppa del Mondo SKIALP in Val Martello. Sul podio Eydallin, Antonioli e Murada

La Coppa del Mondo di scialpinismo ha fatto tappa nei giorni scorsi in Val Martello. Tre giorni di grandi gare quelli vissuti sulle nevi dell’Alto Adige. I campioni del mondo SKIALP si sono sfidati nella giornata di giovedì 16 febbraio nella Individual race, a seguire, dopo un giorno di riposo, weekend full con una gara a staffetta mista (Mixed Relay) andata in scena sabato 18 e gran finale con la Sprint nella mattina di domenica 19.

Individual Race a tinte azzurre

Gli azzurri sono partiti alla grande in questa quinta tappa di Coppa del Mondo SKIALP. Matteo Eydallin e Robert Antonioli hanno conquistato infatti i primi due posti nella individuale maschile del Marmotta Trophy. In gara in totale erano 130 gli atleti, provenienti da 20 Paesi, pronti ad affrontare un impegnativo tracciato nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio. La gara maschile consisteva in cinque salite e discese con più di 1500 D+, mentre le donne avevano una salita in meno e circa 1350 D+. A causa della mancanza di neve e delle temperature gelide notturne, le discese sono risultate particolarmente impegnative.

Gli uomini hanno dato il via alla sfida giovedì alle 9:00 e si è presto definito un gruppo in testa. Davide Magnini ha spinto forte sulla seconda salita ma ha abbandonato la gara. La seconda metà dell’epica gara è stata una battaglia tra le due leggende italiane Eydallin e Antonioli. L’atleta valsusino ha chiuso la sua prova in 1h31’12″8, precedendo di 4″9 il connazionale.

“Sapevo di essere in buona forma, quindi ho cercato di fare del mio meglio. Rémi Bonnet non c’era, quindi è stata una buona occasione. Siamo stati così vicini per tutta la gara. Sono andato un po’ più veloce nell’ultima salita per creare un distacco. Avevo programmato di affrontare la discesa fino al traguardo senza rischiare troppo. Questa volta ho vinto la volata contro Robert Antonioli perché normalmente, quando sei con lui, è quasi impossibile vincere. Oggi sono stato fortunato e intelligente”,  ha detto Eydallin.

Il terzo a tagliare il traguardo è stato il francese Xavier Gachet, che ha perso appena 23 secondi. L’italiano Nadir Maguet è arrivato quarto come una settimana fa a Morgins. Il 39enne William Bon Mardion (Francia) ha perso solo un minuto contro il vincitore Eydallin al quinto posto. Thibault Anselmet, il numero uno della Coppa del Mondo generale, è arrivato sesto e ha portato il suo vantaggio a 120 punti. Maximilien Drion du Chapois (Belgio), Michele Boscacci, William Boffelli (entrambi Italia) e Samuel Equy (Francia) hanno chiuso la Top 10 dell’individuale maschile.

Quarantacinque minuti dopo la partenza degli uomini, è toccato alle donne. Axelle Gachet-Mollaret ha dominato dall’inizio alla fine chiudendo con un tempo di 1h39’13”. In seconda posizione Emily Harrop con  30 secondi di ritardo. Terza posizione per Giulia Murada (1h43’05”).

“Questo è il tipo di gara che mi piace e per cui mi alleno. Sono felice di aver vinto così tante gare individuali di fila e spero di poter continuare con questa serie di vittorie consecutive. La gara è stata bella, la pista era bella, salite non così lunghe, discese dure, ma sono riuscita a mantenere la prima posizione”, ha  detto la regina delle gare Individuali, Axelle Gachet-Mollaret che al momento ha vinto 11 gare di fila e rimarrà imbattuta nella Coppa del mondo individuale almeno fino alla finale della di Tromso, in Norvegia.

Per Giulia Murada quarto podio consecutivo. Alba De Silvestro ha difeso il quarto posto, mentre la francese Célia Perillat-Pessey è arrivata quinta. Johanna Hiemer (Austria) ha ottenuto il suo miglior risultato in carriera al 6° posto. Ana Alonso Rodriguez (Spagna), Candice Bonnel (Francia), le italiane Lisa Moreschini e Giulia Compagnoni chiudono la Top 10.

Mixed Relay

A vincere la spettacolare Mixed Relay, la squadra spagnola di Oriol Cardona Coll e Ana Alonso Rodriguez. Sul podio anche la Francia e la Svizzera. La gara, una staffetta formata da un uomo e una donna corsa lungo un tracciato da ripetere due volte per ogni staffettista. è andata in scena sabato mattina, presso il Centro Biathlon “Grogg”. La formula è semplice, dopo le qualifiche si presentano al via 12 squadre. Sabato si sono qualificate Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Slovacchia, e Germania. Alcune nazioni avevano al via due team.

Sono le donne le prime a partire, il percorso è leggermente più lungo della tradizionale Sprint Race. Due salite, due discese e un tratto a piedi sono gli elementi fondamentali di questa gara che insieme alla Sprint Race è stata inserita nel programma olimpico di Milano-Cortina 2026.

La francese Emily Harrop prende subito il comando della gara, il gruppetto delle atlete sale nella nuova parte del percorso. La Harrop cambia in prima posizione e si butta in discesa con qualche secondo di vantaggio.
La discesa è velocissima. Le concorrenti passano in zona arrivo per cambiare assetto e iniziare a salire nel tracciato classico della Sprint. In questa fase che ha una durata di circa 5 minuti c’è il tratto più ripido da affrontare a piedi. In testa c’è sempre la Harrop,alle sue spalle la squadra spagnola con Ana Alonso Rodriguez e la Svizzera con Caroline Ulrich. La discesa che porta verso il passaggio del testimone è molto veloce. Prima di entrare in zona cambio le atlete devono rimettere le pelli sotto gli sci e quindi passare il testimone al compagno di squadra che partirà a sua volta verso la prima salita. Il francese Robin Galido ha il compito di mantenere la prima posizione, dietro di lui uno scatenato Oriol Cardona Coll guadagna la prima posizione al termine della salita.

La discesa non offre cambi di posizione, nel tratto a piedi le velocità di salita sono impressionanti, una vera e propria volata verso il cambio pelli in vista della discesa. La Spagna cambia in prima posizione, poco dopo transita la Francia e in terza posizione la Svizzera. In questa frazione al femminile le cose non cambiano e nell’ultimo e decisivo giro lo spagnolo Oriol Cardona Coll deve stare attento solo a non commettere errori per andare a tagliare il traguardo a braccia alzate.

Oriol Cardona Coll taglia il traguardo con il tempo di 38’37’’ e abbraccia Ana Alonso Rodriguez che lo aspettava nel parterre d’arrivo. Con 32 secondi di ritardo taglia il traguardo anche Robin Galingo che con Emily Harrop porta la Francia a salire sul secondo gradino del podio. La Svizzera di Caroline Ulrich e Matteo Favre completa il podio con il tempo di 39’35’’. In quarta e quinta posizione si classificano l’altra squadra svizzera di Marianne Fatton e Florian Ulrich, e l’Italia con Alba De Silvestro e Michele Boscacci.

Gran finale con la Sprint race

A chiudere le gare in Val Martello la Sprint race di domenica. 65 uomini e 38 donne hanno dovuto affrontare un percorso iniziato con una parte piana, seguita da un ripido tratto a piedi e l’ultima parte sempre con gli sci. Anche la discesa tecnica fino al traguardo si è rivelata fondamentale durante la gara. A causa del forte vento, le pause sono state accorciate, il che ha reso più difficile il recupero degli atleti. Una mattinata storica che ha visto andare in scena un’altra epica battaglia tra Arno Lietha e Oriol Cardona Coll tra gli uomini e un’incredibile conquista del podio per la Francia nella categoria femminile, guidata da Emily Harrop.

La gara femminile è stata una vera favola per la squadra francese. Tre donne francesi sono arrivate in finale e tutte e tre sono salite sul podio. Emily Harrop, la miglior velocista donna di questa stagione, ha vinto la gara davanti alle sue migliori amiche: Léna Bonnel e Célia Perillat-Pessey.

“Questa è una gara da ricordare per molto tempo. Ci abbiamo pensato e… È così emozionante, una giornata fantastica e una gara perfetta. Non dimenticherò mai la sensazione al traguardo quando mi sono guardata indietro e ho visto Léna e Célia tagliare il traguardo dietro di me”, ha detto Harrop con le lacrime agli occhi.

L’italiana Giulia Murada ha avuto una grande opportunità per costruire un vantaggio nella classifica generale data l’assenza di Axelle Gachet-Mollaret nella Sprint. Tuttavia, dopo un errore e una caduta nei quarti di finale, non è riuscita ad approfittarne. Dopo il quinto round della serie di Coppa del Mondo, Murada è ancora in testa ma ha solo due punti di vantaggio su Perillat-Pessey, con Gachet-Mollaret al terzo posto a 41 punti di distanza.

Anche la gara maschile ha regalato grandi emozioni. Lietha è partito bene, costruendo un leggero vantaggio che Carona Coll non è riuscito a recuperare. L’atleta svizzero ha vinto il 7° Sprint della sua carriera e ha consolidato la sua posizione di attuale numero 1 nella disciplina olimpica.

“Questa è stata una delle gare più difficili. Iwan, Oriol ed io eravamo già insieme nei quarti di finale e siamo saliti sul podio finale. Questo dice tutto. È stata una dura battaglia fin dall’inizio della giornata e vincere la finale ha richiesto un grande impegno”, ha detto Lietha.

Il francese Thibault Anselmet ha aumentato il suo vantaggio generale in classifica. A cinque gare dalla fine, Maximilien Drion du Chapois (Belgio) si trova al secondo posto, a 133 punti di distacco. Terzo assoluto è Robert Antonioli, staccato di 193 punti.

La prossima tappa della Coppa del Mondo sarà a Schladming, in Austria, il 18-19 marzo. Prima di allora, tutti gli atleti si ritroveranno dal 27 febbraio a Boi Taull (Spagna) per i Campionati Mondiali ISMF.

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