CuriositàNews

Quali animali cambiano colore in inverno?

Chi non va in letargo o non migra, che fa in inverno? Cambia d’abito! È fondamentale poter contare su una pelliccia o piume calde, e magari anche mimetiche. Scopriamo chi si traveste nella stagione fredda…

La muta permette di sostituire il manto estivo con uno più folto e caldo per l’inverno e questo avviene generalmente già in autunno. A seconda di dove vive l’animale anche il colore cambierà in una direzione – bianco, per chi rischia di essere predato in alta quota dove è presente la neve – o nell’altra – bruno-grigiastro, per chi invece deve mimetizzarsi con i tronchi d’albero o l’erba secca. In tante specie di alta montagna si osservano abbastanza frequentemente variazioni di colore, tendenti al bruno-nero, di tutto l’animale o limitate a parti di esso come punte delle orecchie, zampe e coda. Sembra che questo sia collegato alla maggiore esposizione di quelle parti alle basse temperature, dove il colore scuro aiuterebbe ad assorbire più radiazioni solari e quindi ad avere un maggior apporto di calore dall’esterno.

Chi si veste di bianco?

In alta montagna i principali predatori sono i rapaci diurni – tra cui l’aquila -, la volpe, i Mustelidi – tra cui la martora, l’ermellino, la faina – e i rapaci notturni come la civetta caporosso, quella nana e il gufo reale. Alle alte quote optano per il bianco la pernice bianca, l’ermellino e la lepre alpina: nelle candide praterie alpine sarebbe impossibile sopravvivere se si avesse una colorazione scura.

La lepre alpina in estate è di color bruno scuro, mentre in inverno diventa completamente bianca – solo l’apice delle orecchie è nero. Le zampe sono ricoperte da pelo folto, particolare che le rende molto adatte a procedere nella neve. Le zampe “a ciaspola” sono caratteristiche anche della pernice, dal nome scientifico Lagopus muta, dove il primo termine significa in greco “piede di lepre”. Un folto piumaggio durante l’inverno le ricopre completamente le zampe, lasciando scoperti solo gli artigli, isolando dal freddo e permettendole di non affondare nella neve. Le pernici sono gli unici uccelli alpini a cambiare il colore della livrea, e per di più sono in muta quasi continua tutto l’anno, per adattare le sfumature del piumaggio al mutevole ambiente montano. In estate i maschi hanno la parte superiore del corpo picchiettata di marrone-nero e il resto generalmente chiaro, mentre le femmine hanno un piumaggio più articolato e tendente al rosso. In autunno diventano entrambi grigi, per poi virare al bianco in inverno – con penne dall’elevato potere isolante. Anche il colore del becco e delle unghie cambia con le stagioni, dal marrone estivo al nero invernale. Non cambia invece la fascia nera intorno all’occhio e al becco tipica dei maschi, e l’estremità scura delle timoniere. Anche l’ermellino passa dall’essere bruno nella parte superiore del corpo, con il ventre color crema, a un manto completamente candido, fatta eccezione per la punta della coda nera.

Chi si veste di altri colori?

Non tutti gli animali diventano bianchi, ma sono molti quelli che comunque fanno una muta e cambiano colore. Gli stambecchi, per esempio, in estate hanno un manto corto e di colore beige o bruno chiaro, mentre in inverno si ricoprono di una fitta lanugine e diventano di color bruno scuro, per mimetizzarsi meglio tra le rocce. Anche i camosci diventano più scuri con la stagione fredda, quasi totalmente neri (in estate sono bruno-rossicci), per assorbire meglio la radiazione solare e riscaldarsi.

Gli animali che vivono nel bosco, come cervi e caprioli, in inverno tendono a colorazioni più bruno-grigiastre, molto mimetiche tra i tronchi degli alberi. Di solito scelgono versanti esposti a sud, più caldi e più liberi dalla neve. Anche la volpe in inverno ha una colorazione più grigiastra rispetto a quella più fulva dell’estate.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close