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Trionfo francese al Tour du Rutor, vincono Jacquemoud-Equy e Mollaret-Harrop

In seconda posizione Magnini-Eydallin e De Silvestro-Murada

Il Millet Tour du Rutor Extrême, quest’anno Campionato Mondiale ISMF di scialpinismo e unica tappa italiana di La Grande Course, ha animato i comuni valdostani di Arvier, Valgrisenche e La Thuile per 3 giorni, dal 31 marzo al 2 aprile. Tante le emozioni offerte al pubblico dai campioni internazionali del mondo SKIALP. Tre giorni di inseguimenti su neve fresca, conclusi con una doppietta francese: Mathéo Jacquemoud – Samuel Equy e Axelle Mollaret – Emily Harrop sono i nuovi campioni mondiali ISMF di scialpinismo, specialità long-distance. Secondo posto per i campioni azzurri Davide Magnini – Matteo Eydallin e Alba De Silvestro – Giulia Murada. Chiudono in terza posizione William Bon Mardion – Xavier Gachet e Mara Martini – Ilaria Veronese. Ripercorriamo insieme i 3 giorni di gara.

Day 1

La perturbazione che ha raggiunto le Alpi nella scorsa settimana ha costretto il direttore Marco Camandona, quello di percorso Roger Bovard e lo staff dello Sci Club Corrado Gex ai lavori straordinari. Rispetto al programma originale, per motivi di sicurezza, la prova inaugurale di giovedì 31 marzo si è svolta tutta sul versante di La Thuile con partenza e arrivo ai piedi delle piste.

Il mondiale long distance ISMF è partito nel segno degli azzurri Matteo Eydallin  e Davide Magnini, quest’ultimo subentrato a Michele Boscacci, assente a causa di una influenza. Le prime tre squadre hanno tagliato il traguardo con un distacco inferiore ai 30″. Più delineata la classifica femminile con le transalpine Axelle Mollaret – Emily Harrop all’attacco dal primo all’ultimo metro.

Ai nastri di partenza vi erano i campioni delle varie selezioni nazionali e il popolo dello SKIALP. 159 équipe maschili e 15 femminili per un totale di  348 atleti a rappresentanza di 15 differenti nazioni. La gara, alpinistica in vero TDR Style, li ha portati sulle cime di “la Bella Valletta” e “Bellecombe” con un anello che prevedeva 2400 di dislivello positivo, tre salite, altrettante discese e due tratti a piedi.

Classifica alla mano, al termine di una gara vissuta a suon di sorpassi, hanno tagliato per primi il traguardo di La Thuile gli azzurri Matteo Eydallin – Davide Magnini in 2h27’49”. Per loro vero e proprio successo al fotofinish sui transalpini William Bon Mardion -Xavier Gachet (2h27’52”). Sul terzo gradino del podio di giornata sono saliti  Matheo Jacquemoud – Samuel Equy in 2h27’56”. Top five di giornata anche per le coppie Robert Antonioli – Nadir Maguet (ITA) e  Jakob Hermann – Paul Verbnjak (AUT).

Nella sfida in rosa, come da pronostico, le francesi Axelle Mollaret – Emily Harrop hanno subito provato a fare il vuoto tagliando il traguardo con  il crono di 2h54’51” mettendo dietro le azzurre Alba De Silvestro – Giulia Murada (3h03’45”). Terze di giornata in classifica, ma non nel ranking iridato perché appartenenti a nazioni diverse, la ceca Marianna Jagercikova e la polacca Iwona Januszyk  (3h09’08”). Quarte assolute e terze nella classifica mondiale le azzurre Mara Martini – Ilaria Veronese.

Day 2

Archiviata la prima tosta giornata di gara, nella giornata di venerdì 1 aprile, i campioni SKIALP si sono spostati in “Valgrisa” (come la chiamano i local) per la seconda tappa all’Alpe Vieille. Per l’occasione, su un tracciato loro dedicato, hanno gareggiato anche 67 giovani delle categorie under 20 e under 18.

Ancora meteo incerto per la mitica kermesse aostana, giunta quest’anno alla sua 20ª edizione. Nella seconda delle tre tappe previste, lo staff dello Sci Club Corrado Gex ha riservato ai 348 atleti a rappresentanza di 15 differenti nazioni un tappone di 2463m di dislivello positivo nel cuore della Valgrisenche con partenza da località Bonne e arrivo nella solita location  di Mondanges. Quattro salite e altrettante discese con ben due tratti a piedi da affrontare con gli sci nello zaino e quota massima raggiunta i 2963 mslm di Mont de l’Arp Vieille. A rendere ancora tutto più difficile il gran freddo in quota con temperature percepite di ben -19°.

La tappa intermedia si è conclusa con una doppietta transalpina. Al termine  di una seconda tappa “estrema” di nome e di fatto, i transalpini Xavier Gachet e William Bon Mardion hanno primeggiato con crono di 2h30’42”. Secondo posto per i loro connazionali Samuel Equy – Mathéo Jacquemoud (2h30’47”) e terzo posto per gli azzurri Davide Magnini – Matteo Eydallin (2h30’53”).

Al femminile, come da pronostico, è invece continuata la cavalcata trionfale delle francesi Axelle Mollaret – Emily Harrop. Per loro finish time di 3h01’33”. Come giovedì, seconda coppia al traguardo quella delle azzurre Giulia Murada – Alba De Silvestro (3h11’57”). Terze di giornata in classifica, ma non nel ranking iridato perché appartenenti a nazioni diverse, la slovacca Marianna Jagercikova e la polacca Iwona Januszyk  (3h13’19”). Quarte assolute e terze nella classifica mondiale le azzurre Mara Martini – Ilaria Veronese.

Gran finale

Messa in archivio anche la seconda durissima giornata, sabato 2 aprile è andato in scena il gran finale con la tappa di Planaval che, di fatto, ha assegnato i titoli iridati 2022. Nonostante tre giorni di condizione meteo a dir poco complicate, anche nell’ultima giornata di gare i tracciatori dello Sci Club Corrado Gex sono riusciti a proporre ai 348 atleti a rappresentanza di 15 differenti nazioni un tappone di 2340m di dislivello positivo con partenza e arrivo nel cuore della Valgrisenche, a Planaval, la piccola frazione di Arvier. Due importanti salite, temperature che, in vetta allo Château Blanc (3442 mslm), hanno sfiorato i -20°, e una picchiata in discesa su neve fresca di quasi 2000m.

Questo il mix vincente di una gara mai così incerta e combattuta. Una gara che, edizione dopo edizione, è diventata mito, tradizione, leggenda. Al termine di tre giornate di epiche fatiche i francesi Mathéo Jacquemoud – Samuel Equy si sono conquistati l’oro iridato tagliando per primi il traguardo con tempo finale di 2h18’20”. Seconda piazza che vale l’argento mondiale per gli italiani Davide Magnini – Matteo Eydallin 2h21’11” e terzo posto per gli altri francesi William Bon Mardion – Xavier Gachet 2h24’34”.

Al femminile, come da pronostico, con le francesi Axelle Mollaret – Emily Harrop vittoriose per la terza volta consecutiva. Per loro finish time di 2h51’22” e medaglia d’oro. Come nelle precedenti tappe, seconde al traguardo le azzurre Giulia Murada – Alba De Silvestro (2h57’27”). Terze di giornata in classifica, ma non nel ranking iridato perché appartenenti a nazioni diverse, la slovacca Marianna Jagercikova e la polacca Iwona Januszyk  (3h01’43”). Quarte assolute e terze nella classifica mondiale le azzurre Mara Martini – Ilaria Veronese.

La Grande Course, next stop!

Il circuito delle più belle gare di tutto l’Arco Alpino e della Cordigliera Pirenaica non finisce qui. Archiviate Altitoy Ternua e Millet Tour du Rutor Extrême, La Grande Course punta dritto a La Patrouille des Glaciers con la sua cavalcata alpina di 57,5 km 4386 m di dislivello positivo La PDG 2022 si correrà nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2022.

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