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Simon Gietl, da solo e in inverno sul Sass de Putia

Niente riposo per Simon Gietl, che a solo una settimana dalla traversata solitaria del gruppo del Catinaccio è tornato in quota per una nuova realizzazione solitaria. Questa volta l’obiettivo era la parete nord del Sass de Putia, che la 37enne guida altoatesina ha affrontato per la via Hruschka. Un itinerario storico, aperto nel 1919, il primo sul versante nord della montagna. In passato Gietl ci si era già cimentato, per lui era quindi un terreno noto. È stata comunque la prima volta in cui lo provava in inverno e in solitaria, dopo due tentativi andati a vuoto nelle scorse settimane.

Come sempre Simon ha portato a termine l’ascensione senza particolari reclami e solo dopo esserci riuscito ha comunicato l’esito della salita. Un semplice “Finché sogno mi sento vivo” e un breve video a documentare la realizzazione. Partito alle 7 dal Passo delle Erbe lo scalatore ha impiegato circa 3 ore e mezza per raggiungere la vetta. Da qui, come mostrato dalle immagini, Gietl ha fatto rapidamente ritorno a valle sfruttando il parapendio. In otto minuti è tornato al punto di partenza.

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