AlpinismoAlta quota

L’inverno non è ancora finito. Cho Oyu, Everest e una nuova spedizione polacca

L’inverno meteorologico, che termina il 28 febbraio, è oramai agli sgoccioli. Ma in alpinismo il termine per considerare una salita invernale è il 21 marzo, direte voi. Verissimo, ma in Nepal i permessi di scalata per la stagione fredda scadono con la fine di febbraio, per salire oltre bisogna ottenerne uno nuovo primaverile (che costa di più, essendo alta stagione). Siamo quindi agli sgoccioli per poter tornare in parete e concludere i progetti alpinistici su Everest e Cho Oyu.

Cho Oyu

Come abbiamo raccontato, la squadra messa maglio e con una reale possibilità di successo è quella di Gelje Sherpa, che ha allestito la via fino a 7400 metri ed è in attesa che cessi il vento per salire. Verosimilmente questo potrebbe accadere a inizio o metà della settimana prossima, dipende da come evolveranno le previsioni meteo.

Everest

All’Everest le cose invece sono ferme e Jost Kobusch si trova da oramai diverso tempo lontano dalla montagna. La quota più alta raggiunta fino a oggi è di 6400 metri circa, altezza raggiunta all’epifania. Le previsioni meteo non sono ancora buone per ora, ma dal weekend si potrebbe aprire una finestra abbastanza buona e lunga per consentirgli di risalire e raggiungere almeno l’obiettivo degli 8000 metri che si era prefissato alla partenza. Stiamo a vedere.

I polacchi in Pakistan

Dato che l’inverno pakistano resiste ufficialmente anche a marzo, una nuova squadra si sta aggiungendo alla scacchiera delle invernali. Micha Król, Janusz Golab e Maciej Kimel sono in partenza per una salita sulla Nameless Tower, la seconda della Torri di Trango. La via sarà quella dei primi salitori. Golab, tra l’altro, è fresco di una spedizione esplorativa autunnale sempre in Pakistan nella quale sono state aperte diverse belle vie nella valle di Shimshal. Il gruppo del Trango, a inizio dicembre, è stato invece palcoscenico di un’altra cordata polacca, composta da Marcin Tomaszewski e Damian Bielecki, che ha aperto una nuova via sull’Uli Biaho.

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