Film

5 film di montagna per ricordare l’anno che se ne va

Quanti film di montagna abbiamo guardato in questo 2021, che a volte ci è sembrato correre veloce, altre non voler finire mai? Difficile fare una conta, difficile ricordare anche tutti i titoli. Abbiamo selezionato 5 pellicole scoperte insieme a voi nei mesi passati. Da rivedere, perché no, nell’ultimo giorno dell’anno, tutte d’un fiato!

La vetta degli dei

Iniziamo dalla meravigliosa trasposizione cinematografica del manga giapponese nato dalla penna di Baku Yumemakura e dalla matita di Jiro Taniguchi, “La vetta degli dei” (The Summit of the Gods). Il lungometraggio omonimo, diretto da Patrick Imbert, è disponibile su Netflix.

La storia raccontata è quella di Fukamachi, fotografo alpinista giapponese che ritrova, in una impolverata bottega di Kathmandu, una vecchia macchina fotografica. Una Vest Pocket Autographic Kodak Special, esattamente il modello della macchina utilizzata da George Mallory e Andrew Irvine durante l’ascesa all’Everest del 1924. Il ritrovamento potrebbe cambiare la storia dell’alpinismo e svelare a distanza di 70 anni se fu quella la prima cordata ad arrivare per la prima volta sul Tetto del mondo. Fukamachi sa che lo sviluppo della pellicola utilizzata dallo scalatore potrebbe riscrivere completamente la storia dell’alpinismo, ma la sua ricerca viene complicata dal misterioso furto dell’apparecchio e trasformata in una vera e propria indagine poliziesca. Un’avventura vissuta in compagnia dello scalatore Habu Jôji, lupo solitario che aspira alla più alta delle vette. Tra azione, poesia e suspense, un manga che trasporta i lettori dritti nel cuore dell’Himalaya.

Fisch

“Fisch! Climbing On The Grey Ocean Wall” (Italia, 2017, 13′), disponibile su Prime Video e Vimeo, racconta la prima libera femminile da capocordata della via Attraverso il Pesce in Marmolada, realizzata da Federica Mingolla.

É il 17 luglio 2016 quando Federica Mingolla affronta interamente in capocordata i quasi 1000 metri della Via del Pesce (Weg durch den Fisch). 18 ore e 27 minuti il tempo impiegato per affrontare i 32 tiri, con Roberto Conti, alpinista bresciano classe 1989, come secondo di cordata. Uscita dalla via alle 23,49, Federica ha preferito bivaccare a Punta Rocca piuttosto che affrontare, dopo una simile fatica, anche una complessa discesa sul ghiaccio.

La via è stata aperta sulla parete Sud della Marmolada nel 1981 da Igor Koller e Jindrich Sustr, in 35 ore. I primi a ripeterla nel 1984 sono stati Heinz Mariacher, Manolo, Luisa Iovane e Bruno Pederiva. La prima libera è datata 1987, ancora ad opera di Heinz Mariacher e Bruno Pederiva.

Sogni di Grande Nord

“Paolo Cognetti. Sogni di Grande Nord” (Italia, 2020, 1h 21′), disponibile sulla piattaforma Itaca On Demand, racconta un viaggio letterario ed emozionante dalle Alpi fino in Alaska sulle orme di Ernest Hemingway, Raymond Carver, H.D. Thoreau, Jack London, Herman Melville e Chris McCandless di Into the Wild.

Lo scrittore italiano Paolo Cognetti – accompagnato dall’amico Nicola Magrin, viaggiatore ed illustratore – ci guiderà nel suo viaggio tra uomo e natura ripercorrendo le parole e attraversando i luoghi di alcuni dei grandi maestri della letteratura americana, alla ricerca di una nuova frontiera esistenziale per l’uomo e per la sua convivenza con l’ambiente. E durante questo percorso emergerà anche un altro viaggio, quello personale che Cognetti compie a ritroso, per scoprire le sue radici di scrittore e di uomo.

14 peaks

“14 peaks: Nothing is impossible” è il documentario targato Netflix che racconta il “Project Possible” di Nirmal Purja. L’avventura di Purja a quota Ottomila è iniziata nell’aprile 2019, con la salita dell’Annapurna. Per concludersi nell’ottobre del medesimo anno sullo Shisha Pangma.

Un finale fino all’ultimo incerto, e assolutamente non per ragioni di stanchezza – condizione mai limitante in 6 mesi – ma per le difficoltà di ottenimento di un permesso di salita, concesso grazie al supporto del Governo nepalese. Di seguito il recap delle 14 salite realizzate in un totale di 189 giorni. Un record mondiale. Prima di lui, il primato era detenuto dal coreano Kim Chang-ho (14 salite in 7 anni, 10 mesi e 6 giorni).

  • 23 aprile 2019, Annapurna (8091 m)
  • 12 maggio 219, Dhaulagiri (8167 m)
  • 15 maggio 2019, Kangchenjunga (8586 m)
  • 22 maggio 2019, Everest (8848 m)
  • 22 maggio 2019, Lhotse (8516 m)
  • 24 maggio 2019, Makalu (8481 m)
  • 3 luglio 2019, Nanga Parbat (8126 m)
  • 15 luglio 219, Gasherbrum I (8080 m)
  • 18 luglio 2019, Gasherbrum II (8035 m)
  • 24 luglio 2019, K2 (8611 m)
  • 26 luglio 2019, Broad Peak (8051 m)
  • 23 settembre 2019, Cho Oyu (8201 m)
  • 27 settembre 2019, Manaslu (8156 m)
  • 29 ottobre 2019, Shisha Pangma (8013 m)

The Last Mountain

The Last Mountain (titolo originale: Ostatnia Gora; Polonia, Pakistan, 2019, 1h 24′) disponibile in streaming sulla piattaforma Itaca On Demand, con sottotitoli in italiano, è il racconto della spedizione invernale del 2018 al K2, allora l’ultima vetta tra gli 8.000 a dover essere ancora scalata nella stagione fredda, guidata dal polacco Krzysztof Wielicki, veterano delle salite invernali in Himalaya che nel 1980 salì l’Everest per la prima invernale a un 8000. La spedizione del 2018 viene ricordata anche per il tentativo in solitaria dell’alpinista russo nazionalizzato polacco Denis Urubko in seguito alle sue divergenze con il capo-spedizione.

Il film documenta inoltre il coinvolgimento dello stesso Urubko con il compagno Adam Bielecki nel soccorso dell’alpinista francese Elisabeth Revol che, insieme al compagno Tomasz Mackiewicz, era in grande difficoltà sul vicino Nanga Parbat. Ancora oggi rimane una delle operazioni di soccorso più straordinarie della storia dell’alpinismo.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close