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“Paolo Cognetti. Sogni di Grande Nord” per pochi giorni nei cinema

“Paolo Cognetti. Sogni di Grande Nord” (Italia, 2020, 80′), pellicola diretta da Dario Acocella presentata in anteprima italiana alla 69esima edizione del Trento Film Festival, approda finalmente nei cinema italiani. Ma solo per pochi giorni! C’è tempo fino a domani, mercoledì 9 giugno, per correre in poltrona e gustarsi il viaggio di Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega 2017, tra le Alpi e l’Alaska, accompagnato dall’ amico, viaggiatore e illustratore, Nicola Magrin, sulle tracce dei suoi maestri letterari.

Il film, una produzione Samarcanda Film con Feltrinelli Real Cinema e Rai Cinema e il sostegno della Film Commision Valle d’Aosta, in uscita al cinema con Nexo Digital in collaborazione con i media partner Radio Deejay e MYmovies.it, si presenta come un percorso dal forte impatto emotivo e visivo, sulle orme di Ernest Hemingway, Raymond Carver, H.D. Thoreau, Jack London, Herman Melville e Chris McCandless di Into the Wild.

Paolo Cognetti, come si legge sul sito di Nexo Digital (dove trovate anche la lista completa dei cinema in cui la pellicola è in programmazione), guida lo spettatore in un viaggio tra uomo e natura ripercorrendo le parole e attraversando i luoghi di alcuni dei grandi maestri della Letteratura americana, alla ricerca di una nuova frontiera esistenziale per l’uomo e per la sua convivenza con l’Ambiente.

Sinossi

“Paolo Cognetti. Sogni di Grande Nord” racconta un viaggio che ne contiene molti altri. C’è il viaggio di Paolo lo scrittore e Nicola l’illustratore, che prendono un aereo a Milano, atterrano a Vancouver e da là, con un camper preso in affitto, si dirigono a nord, fino in Alaska. Attraverso le immagini girate durante il tragitto e i frammenti di dialogo tra i due amici, emerge anche il viaggio personale che Cognetti compie a ritroso, per scoprire le sue radici di scrittore e di uomo.

Perché i luoghi sulla strada richiamano alla memoria i grandi maestri che hanno avuto nella sua vita un valore ben più ampio di quello meramente letterario. La sepoltura di Raymond Carver; il Klondike di Jack London; i laghi pescosi di trote di Ernest Hemingway; la natura selvaggia di Thoreau: sono questi gli autori e i luoghi di cui Cognetti raccoglie il frutto, lasciandosi aiutare dalla parabola di Chris McCandless di Into The Wild, una figura che lo ha sempre ispirato nel suo percorso personale e che lo ha portato a essere tra gli ultimi viaggiatori a raggiungere il Magic Bus, rimosso solo pochi mesi fa dal luogo in cui giaceva abbandonato dal 1961, nel Parco Nazionale di Denali, in Alaska.

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