Sajid Sadpara è al momento all’ospedale di Kathmandu dopo che è stato evacuato con un elicottero questa mattina. L’alpinista pakistano si trova in Nepal perché fa parte della spedizione di Marc Batard attualmente impegnata a trovare una nuova via di salita sull’Everest che eviti la IceFall.

“Sajid Sadpara, figlio del defunto Muhammad Ali Sadpara, ha avuto alcuni problemi di salute mentre scalava l’Everest. L’elicottero lo ha recuperato con successo dal campo base dell’Everest, oggi. Attualmente è in cura in un ospedale di Kathmandu” è il comunicato ufficiale dell’Ambasciata pakistana in Nepal. Anche se la piazzola non sembra affatto quella del campo base, ma piuttosto quella di Namche Bazaar.
@sajid_sadpara son of late Muhammad Ali Sadpara faced some health issues while climbing Mount Everest. @PakinNepal successfully air rescued him from Everest Base Camp, today. Presently he is under treatment at a hospital in Kathmandu. @ForeignOfficePk @FMPublicDiploPK pic.twitter.com/chcVQey99i
— Pakistan Embassy Nepal (@PakinNepal) November 17, 2021
Le informazioni certe finiscono qui. Le notizie che invece si rincorrono tra blog e i social e non supportate da fonti verificate, a parte un video registrato e pubblicato ieri senza autorizzazione in cui si vede Sajid sulla via dell’Everest legato con delle corde, parlano invece di un possibile crollo nervoso. Nulla è però stato confermato, si attende una dichiarazione in merito dallo staff di Sadpara o dal capospedizione Batard.
Sajid Sadpara, quando sarà dimesso, dovrebbe ritornare in Pakistan. Sembra pertanto difficile allo stato delle cose che possa prendere parte alla spedizione invernale al Manalsu di Alex Txikon e Simone Moro.