Località di montagna

Primiero, una valle verde di nome e di fatto

Boschi verdeggianti, sovrastati da verticali e imponenti pareti dolomitiche caratterizzano il panorama estivo di San Martino di Castrozza, nell’alta valle del Primiero. Un contrasto di colori che mette allegria e invoglia gli amanti della montagna a salire verso l’alto alla ricerca di un’avventura o spirazione. Si dice che lo scrittore Dino Buzzati, grande amante di queste terre, abbia trovato l’ispirazione per il suo romanzo “Il deserto dei Tartari” camminando e scalando tra le calcaree Pale di San Martino. Le stesse montagne che ogni giorno entusiasmano e motivano il giovane Tommaso Giacomel. Cresciuto a Imèr, piccolo centro del fondovalle ai piedi del Monte Pavione, Tommaso è un campione di biathlon. Nel 2019 fa il suo esordio in Coppa del Mondo e nel frattempo coltiva il sogno di poter essere lui ad alzare la coppa dal gradino più alto del podio. Ci pensa mentre corre sui sentieri di casa, il suo terreno di gioco preferito non solo per allenarsi ma anche per svuotare la mente e rilassarsi. “Quando vivi in un territorio come questo non puoi fare altro che appassionarti” afferma Tommaso. Esci di casa e hai strade e passi dove faticare con la bici da corsa, gli attacchi dei sentieri distano poche centinaia di metri dalle strade del centro e aprono le porte a opportunità infinite”.

Tommaso, di che opportunità parliamo?

“Parti da 600 metri e arrivi a oltre tremila spaziando da semplici escursioni giornaliere, gite in rifugio, vie ferrate o lunghe traversate di più giorni. Queste ultime in particolare le consiglio tantissimo perché sono il modo migliore per scoprire il nostro territorio. Una delle mie escursioni preferite è quella che dalla Val Canali raggiunge il Passo delle Lede, prosegue verso la panoramica Cima Rosetta e poi scende verso San Martino di Castrozza. Un’altra possibilità per scoprire le Pale di San Martino è rappresentata dalle proposte Dolomiti Palaronda, nelle versioni Trek e Ferrata, per spostarsi da rifugio a rifugio su sentieri o vie ferrate.
Quando invece vado a correre, oltre ai percorsi vicino a casa, mi piace allenarmi sui tracciati del Ces Trail Running Park, con 16 percorsi per tutti i gusti.”

La passione per la montagna è un’eredità di famiglia?

“Io arrivo da una famiglia di sportivi, soprattutto da parte di mio padre. Lui era un fondista professionista, è stato lui a trasmettermi la passione per la neve e per la fatica. A dirla tutta, comprendendo bene gli sforzi che ci sono dietro, non mi avrebbe mai spinto verso uno sport così impegnativo. Ma a me il biathlon piace talmente tanto che non lo vedo come un sacrificio.”

Le montagne di casa sono il tuo terreno di allenamento preferito?

“Si, ma non solo. Sono un rifugio in cui rilassarmi, dove lasciar andare lo stress. I Sentieri permettono di ammirare dal basso vette iconiche come il Cimon della Pala, conosciuto anche come il Cervino delle Dolomiti, o il Monte Cauriol, cima della catena porfirica del Lagorai che sovrasta la Valle del Vanoi e dove le tracce della storia recente sono forti ed evidenti.”

Raggiungere il Cauriol è come visitare un museo a cielo aperto sulla Grande Guerra…

“Praticamente cammini attraverso il campo di battaglia. Hai occasione di osservare le trincee di comprendere quello che è stato. Oltre al Cauriol ci sono molte altre località dove poter camminare scoprendo la storia concreta di quegli anni. Per esempio verso il Passo Rolle dove, grazie a un semplice itinerario si possono raggiungere i Laghetti di Colbricon è, con un’escursione più impegnativa, si può salire sulla la Cima Cavallazza da cui gli austro-ungarici tenevano sotto controllo tutta la Valle del Primiero. Vicino a Imèr abbiamo il Monte Totoga, caposaldo dell’artiglieria italiana. L’escursione che lo raggiunge è davvero molto suggestiva perché permette di visitare alcune gallerie scavate nella roccia e di avere inusuali scorci panoramici sulle Valli di Primiero e Vanoi. Oltre alle escursioni, per meglio comprendere quanto accaduto in questi territori, consiglio di visitare il Museo della Grande Guerra a Caoria dov’è possibile osservare cimeli, ricostruzioni e foto.”

… continua a leggere sullo Speciale Outdoor Estate allegato al numero 111 di Meridiani Montagne.

L’escursione consigliata

Percorso ciclopedonale Primiero

Località: Primiero

Partenza: Siror [593 m]

Arrivo: San Martino di Castrozza [710 m]

Dislivello: 1016 m

Durata: 2 h

Lunghezza: 20,8 km

Difficoltà: media

Informazioni: www.outdoor.sanmartino.com

Descrizione: il percorso inizia all’imbocco della Valle di Primiero e procede affiancando il torrente Cismon. Arrivati in località Oltra a Mezzano, all’altezza del parco giochi, si imbocca il tratto di ciclopedonale che conduce fino a Fiera di Primiero, continuando a costeggiare il torrente. Si arriva così a Primiero San Martino di Castrozza: qui la ciclopedonale si tuffa all’interno del paese fino all’incrocio tra il Cismon e il torrente Canali, suo affluente. Si attraversa un ponticello entrando all’interno del Parco Clarofonte, per poi proseguire in direzione del Parco di Vallombrosa. Spostatosi sull’altra riva del torrente, il percorso raggiunge l’abitato di Siror. Qui il percorso affianca il Primiero Pump Track e continua affrontando, in 9 km, 700 metri di dislivello. La ciclopedonale prosegue quindi spedita fino a raggiungere uno ponte sospeso che attraversa il rio “Val de la Vecia”. Superato questo si continua giungendo alla loc. Camoi e da qui in salita fino al centro di San Martino di Castrozza.

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2 Commenti

  1. Purtroppo il virus e’arrivato pure LI’ , si ipotizza anche prima che diventasse mediatico…in autunno-primi di dicembre 2019..lo catalogavano influenza-polmonite. Speriamo se ne vada con vaccinazioni e cure e cura preventiva di chi ci andrà.

  2. Per gustarsela a pieno,bisognerebbe avere piena gestione del proprio tempo libero e cogliere rapidamente i periodi di tempo abile…in Luglio&Agosto scatta il periodo di ferie di massa, ma anche la condizione favorevole allo scatenarsi di temporali.Infatti il gruppoPale di San Martino accoglie e fa condensare e scaricare l’aria umida che sale dalla pinura..con accompagnamento di fulmini e scariche di cascatelle infarcite di sassi dalle paretone. A volte neve o grandine fitta in quota. Consigliato abbigliamento protettivo adatto al maltempo e pure dentro lo zaino, in sacchetti impermeabili, abbigliamento asciutto.

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