AlpinismoAlta quota

Simon Messner pronto a partire per un Settemila inviolato

Dovrebbe partire tra circa due settimane la cordata composta da Simon Messner e Martin Sieberer alla volta del Pakistan. I due formano un team molto affiatato, che già nel corso del luglio 2019 ha dato dimostrazione del proprio talento sulle montagne del Karakorum aprendo una nuova via sull’inviolato Black Tooth (6718 m) localizzato nei pressi della famosa Muztagh Tower lungo il ghiacciaio Baltoro.

Per quest’anno l’obiettivo è una montagna inviolata di settemila metri, ma non si conoscono altri dettagli rilasciati al fondo di una dura intervista rilasciata al Corriere Della Sera dedicata al fragile rapporto con il padre Reinhold. “Fare il film-maker è il mio lavoro, ma la mia passione è l’alpinismo. E non è stato Reinhold a trasmettermela” spiega Simon raccontando il suo approdo all’alpinismo. “Non c’era. Non sono mai andato con lui in arrampicata né mi ha mai portato nelle sue avventure. Ma in quota impari molto dalle emozioni che vivi, dalle paure che devi superare: è un rapporto molto intimo e personale che riguarda solo te e le montagna”. Il giovane Messner parla di un genitore “non come gli altri”, con cui non ha mai avuto un rapporto padre-figlio. “Tutti lo vedono come un mito ma a un bambino non serve una leggenda”.

Simon non ama i social, e alle parole preferisce i risultati. Siamo riusciti a raggiungerlo, carpendo qualche dettaglio in più su quello che si preannuncia come un interessante progetto estivo.

Simon, qual è la vostra destinazione?

“Per ora preferisco non svelare il nome. Posso dire che si tratta di una montagna di settemila metri inviolata. Si trova vicino al K2 e non è molto distante dal Black Tooth.”

Avete informazioni su possibili linee di salita?

“Pochissime. Sarà una spedizione molto esplorativa. Speriamo anche di trovare buone condizioni, ma lo sapremo solo quando saremo sotto la montagna.”

Sarete solo tu e Martin?

“Sulla montagna si. Forse al campo base ci sarà un videomaker per documentare la spedizione, ma non è ancora certo. L’obiettivo è quello di una salita pulita, in stile alpino.”

Per quando è fissata la partenza?

“In teoria tra due settimane, per poi rientrare a inizio settembre. Tre giorni fa ci sono però stati cancellati i voli da Monaco di Baviera e Islamabad, forse a causa della pandemia. Non riusciamo a trovarne altri. Stiamo cercando di trovare una soluzione, con il Coronavirus è tutto complicato. Fin quando non siamo in volo non riusciamo a essere molto positivi.”

Simon, l’annuncio di questa spedizione è arrivato in calce a un’intervista rilasciata al Corriere della Sera in cui ti soffermi molto sul difficile rapporto con tuo padre Reinhold…

“In realtà sarebbe dovuta essere diversa… Quello che posso dire è che il rapporto con Reinhold non è mai stato facile. Non è facile come in tante famiglie. Io penso semplicemente che se decidi di avere dei figli devi ricordarti della decisione presa e poi devi essere presente.”

Alla fine vi volete bene?

“Non lo so, non lo sento quasi mai. Lui ha la sua vita, è Reinhold. Per lui esistono solo bianco e nero, in mezzo non c’è nulla. Di sicuro questo aspetto del suo carattere l’ha aiutato nella sua carriera e anche a livello mediatico.”

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2 Commenti

  1. Non credo che un Prefetto gli concederebbe il cambio cognome per le motivazioni addotte…basta che quando gli chiedono”Parente di…??”neghi.

  2. C’è voluto il figlio !
    Finalmente si legge dopo tanti anni una descrizione “dura” di un “famoso durissimo”.
    Forse ora si penserà a Reinhold anche come uomo, non solo come mito di un grandissimo alpinismo, uomo che è arrivato dove si prefiggeva, sembra utilizzando senza affettività chi gli stava intorno: questo che parla è suo figlio.
    Forse è un uomo solo, che vive immerso in un egoismo estremo.
    Il mondo non si ferma!

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