Alpinismo

Ragni di Lecco: “Liberi in Libera

immagine

LECCO — Aprire nuove vie sulle splendide e granitiche Big Wall della Quebrada Rurec, che si ergono fino a 5000 metri di quota. Questo l’obiettivo di Fabio Palma, Andrea Pavan e Simone Pedeferri, decollati oggi per il Perù con una spedizione del progetto “Liberi in libera” per celebrare il 60esimo anniversario dei Ragni di Lecco.

La Quebrada Rurec, nella Cordillera Blanca in Perù, è una valle molto poco frequentata, sita a 5 ore di trekking dal villaggio di Orenos. Comprende cime fino a 6000 metri, e molte vette oltre i 5000 metri non sono mai salite a causa delle alte difficoltà tecniche su roccia. 
 
E’ una valle nascosta, che al suo ingresso accoglie i visitatori con grandi pareti di roccia fino a 1300 metri di altezza. In tutta la sua ampiezza, comprende solo quattro vie, con tanto artificiale e mai sopra l’VIII grado.
 
“Arrampicare in libera ad alta quota su pareti difficili è tra i più grandi cimenti alpinistici – racconta Fabio Palma – E’ l’esplorazione nell’esplorazione, perché il tuo fisico nell’arrampicata estrema risponde talvolta imprevedibilmente già a quota normale, figuriamoci a 5000 metri. Lo hanno fatto in pochissimi, tra cui Simone”.
 
Ma le difficoltà non spaventano i giovani Ragni. L’incognita maggiore è legata al poco tempo a disposizione.“Torneremo il 20 luglio – prosegue Palma – e, considerando che  il campo base sarà a oltre 4000 metri – bisognerà vedere se il periodo di acclimatazione sarà sufficiente a permettere ai nostri fisici di compiere sforzi notevoli come scalare oltre l’VIII grado”.
 
La spedizione, patrocinata da Provincia, Comune e Cai di Lecco, dalla Fondazione Cariplo e realizzata con il supporto tecnico di Eider, confida nella grandissima forma di Pedeferri, con Palma e Pavan che cercheranno di essere alla sua altezza.
 
“Liberi in Libera” – progetto alpinistico fondato sull’idea di aperture e spedizioni in Italia, in Europa e nel mondo – ha avuto come sua prima tappa la minispedizione in Marocco alle gole di Todra, con l’apertura della via "Le berbere et la gazelle" ad opera di Simone Pedeferri, Marco Vago e Cesare Bugada.
 
E’ proseguita poi con l’apertura in Sardegna della via "E non la vogliono capire" da parte di  Fabio Palma con Matteo Della Bordella e Domenico Soldatini. La via è stata poi liberata da Adriano Selva e recentemente salita on-sight da Rolando Larcher. Recentissima l’apertura di "Il mio nome è nessuno" al Precipizio di Strem in Val Bodengo, ancora ad opera di Marco Vago e Simone Pedeferri che l’ha poi liberata.
 
“Liberi in libera” vede una decina di Ragni protagonisti di sfide sempre difficili da realizzare. Oltre a quelle già citate, stanno bollendo in pentola  altre spedizioni, che vedranno all’opera Matteo Della Bordella, Giovanni Ongaro, Paolo Spreafico, Matteo Bernasconi, Daniele Bernasconi e Adriano Selva.
 
Qualche anticipazione: a settembre l’obiettivo saranno le montagne della Cina, dai più considerate il futuro dell’alpinismo. In autunno si partirà per Mali, in Africa, e a fine anno per la Patagonia. “Per scalare le montagne che ci piacciono – dicono i giovani Ragni – cercando sempre il miglior stile possibile. Aprendo, ovviamente, nuove vie”.
 
Immagine di Riky Felderer, fonte sito dei Ragni di Lecco

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close