AlpinismoAlta quota

Si avanza sull’inviolata cresta Nord-Ovest del Dhaulagiri

Buone notizie dal Dhaulagiri, dove è in corso una delle spedizioni più interessanti della stagione in Himalaya: la salita inviolata cresta Nord-Ovest. A provarci Peter Hamor, Horia Colibasanu e Marius Gane. Inizialmente sulla medesima via si sarebbero dovuti trovare anche Carla Perez, Esteban “Topo” Mena e Cory Richards, ma quest’ultimo ha deciso di tornare a casa e i compagni di spostarsi sulla normale unendosi alla spedizione di Stefi Troguet.

Secondo le informazioni di oggi, il trio è riuscito a scalare la sezione più complessa dal punto di vista tecnico: il muro roccioso e il camino da cui si esce all’ingresso della cresta. Ora Hamor, Colibasanu e Gane sono rientrati al CB aspettandosi un peggioramento del meteo. La via salita non è identica a quella provata due anni fa. “Quest’anno abbiamo meno neve, quindi dobbiamo fare più arrampicata su roccia” spiegava Horia qualche giorno fa (anche su Annapurna e Everest gli scalatori hanno segnalato pareti piuttosto secche).

Vana la speranza di trovare il materiale lasciato in parete nel precedente tentativo. “Le corde che avevamo sistemato nel 2019 non ci sono più sul 90% del percorso. Abbiamo dovuto ricominciare tutto daccapo. Ci sono stati giorni in cui siamo riusciti ad avanzare solo di 40 metri. Per una sezione di 5 metri abbiamo lavorato per un’ora e mezza”. Quel poco di fisse rimaste, insieme all’esperienza passata, hanno però consentito di essere comunque più veloci rispetto al 2019, tanto che sono in anticipo di circa 20 giorni sulle previsioni.

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