AlpinismoAlta quota

Dhaulagiri inviolato per la cordata Hamor, Colibasanu e Gane

La stagione primaverile alpinistica non vedrà come protagonista solamente l’Everest. Molto alpinisti hanno rivolto le proprie attenzioni al Dhaulagiri, settima montagna della Terra. Abbiamo già parlato dell’immanente arrivo di Stefi Troguet e del veterano Carlos Soria, che all’età di 82 anni proverà per l’undicesima volta a conquistare il sui tredicesimo 8000.

L’inviolata cresta Nord-Ovest

Sulla “Montagna Bianca” ci sarà anche un interessante progetto alpinistico, al suo terzo tentativo. Peter Hamor, Horia Colibasanu e Marius Gane proveranno, dopo l’insuccesso del 2019 a causa del vento, a salire in vetta percorrendo la cresta Nord-Ovest. Ci avevano sperato anche l’anno scorso, ma la loro avventura era terminata poco dopo essere arrivati nella valle del Khumbu a causa dell’emergenza sanitaria.

Una cresta bellissima, ancora inviolata dopo 70 anni di storia alpinistica” racconta Hamor a Explorerweb, che aggiunge: “Dritta, inizia con una muro roccioso verticale di quasi 500 m che termina su un minaccioso ghiacciaio sporgente“. Ma non è finita lì, la cresta è infatti lunga sette chilometri per 4.000 m di dislivello dal campo giapponese alla vetta.

L’idea è quella di provare a salire l’ultima via logica su una delle montagne più belle dell’Himalaya” conclude lo sloveno.

L’acclimatamento avverrà nella zona dell’Annapurna.

Tags

Articoli correlati

3 Commenti

  1. Sarebbe molto bello, per me, se riuscissero a salirla.
    Sono tanti anni che viene salito poco di nuovo sugli 8000, anche se ce n’è tanto, e questa cresta è una linea ben visibile !

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close