CronacaNews

Dolomiti Bellunesi, escursionista precipita e muore al Passo Forca

CNSAS Veneto: "Attenzione doppia in questi giorni in montagna"

È stato ritrovato senza vita nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 4 marzo, durante la ricognizione dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore nell’area del Passo Forca, nelle Dolomiti Bellunesi, l’escursionista per il cui mancato rientro erano partite le ricerche attorno alle 16.

A lanciare l’allarme la moglie, dopo aver rinvenuto la sua auto ancora parcheggiata alla Chiesetta di San Felice, ultimo tratto di strada sterrata, prima del sentiero vero e proprio, il numero 852, che da Roncoi porta al Passo Forca a 1.862 metri di quota.

Mentre le squadre del Soccorso alpino di Feltre si radunavano alla Chiesetta per avviare le perlustrazioni lungo il sentiero numero 852, che da Roncoi porta al Passo Forca, a 1.862 metri di quota, l’eliambulanza ha imbarcato un soccorritore per guidare l’equipaggio  durante il sorvolo dell’itinerario.

Poco dopo, l’individuazione del corpo senza vita di G.M., 55 anni, di Santa Giustina (BL), precipitato, forse a causa di una scivolata sulla neve, 200 metri di dislivello sotto il Passo, e caduto per un centinaio di metri, finendo sulla traccia del sentiero sottostante.

Sbarcati con un verricello di 20 metri tecnico di elisoccorso, soccorritore e medico, non è restato che constatare il decesso dell’uomo. La salma è stata imbarellata, recuperata e trasportata a Roncoi, per essere affidata al carro funebre. Presenti anche i Vigili del fuoco.

CNSAS Veneto: attenzione doppia in montagna!

Il CNSAS Veneto, di fronte al verificarsi di sempre più numerosi incidenti in quota, causati da scivolamenti suk ghiaccio, invita alla prudenza con un appello, che riportiamo di seguito.

“Attenzione doppia in questi giorni in montagna: di primo mattino il ghiaccio ricopre tutte le superfici, per lasciare il posto a neve sciolta e saponosa nelle ore più calde. In entrambi i casi il rischio di scivolata è molto alto. Consigliamo di indossare catenelle/ramponcini e dispositivi similari adattabili a tutte le calzature, solo su strade pianeggianti o con lieve pendenza. In tutti gli altri tipi di terreno, è necessario utilizzare esclusivamente ramponi, abbinati ad opportuni scarponi, fissati e bloccati a dovere. A quote elevate, su percorsi più impegnativi, è d’obbligo conoscere le tecniche alpinistiche e la movimentazione in ambiente invernale e ghiacciato, con l’uso abbinato di piccozza e ramponi. Su neve sciolta i bastoncini aiutano nel mantenere l’equilibrio durante la camminata, ma non bastano a proteggere da eventuali cadute. Cercate di posizionare sempre bene i piedi prima di avanzare lungo il percorso e non distraetevi. Lo scialpinismo su ripide pendenze gelate richiede massima attenzione ed esperienza, sia nelle tecniche di progressione in salita, che durante la discesa. L’invito è alla prudenza in tutte le situazioni“.

Tags

Articoli correlati

Un commento

  1. Con modica spesa, si trovano anche chiodini in acciaio speciale da avvitare a suole di scarponi in quantita’ desiderata.La neve saponosa su strato sottostante di neve ghiacciata e’ un incubo anche sul facile escursionistico con ramponi eventuali che non fanno presa su nulla di resistente..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close