“Torino – Nice Rally”: un’avventura in bici da gravel lunga 700 chilometri su e giù per le Alpi occidentali
Le salite mitiche del Giro d’Italia e del Tour de France, lunghissimi tratti su ex strade militari, paesaggi straordinari. La lunga pedalata verso il mare si conclude al Cafè du Cycliste di Nizza.
La “Torino-Nice Rally” è la traversata in bicicletta da Nord a Sud delle Alpi Occidentali a cavallo tra Francia e Italia attraverso i più importanti passi alpini del Tour de France e le più famose strade militari d’alta quota. Creato nel 2016 da James Olsen, è stato il primo degli eventi in stile “gravel rally“. È un tour su terreni misti che offre qualcosa per tutti, ma certamente non è alla portata di chiunque. Non è esclusa la possibilità di percorrerlo con delle bici da corsa, effettuando però qualche modifica al tracciato.
La guida
Il percorso è lungo circa 700km di cui 240km su strade bianche ex militari che si possono affrontare sia con una bici da gravel sia con una mountain bike. Un ciclista medio-allenato impiega circa 7 giorni per completarlo.
Il percorso è poco trafficato (anche per le limitazioni ai veicoli motorizzati presenti in molti tratti) e affronta anche alcuni passaggi in luoghi che hanno fatto la storia delle due ruote. Nell’ordine:
- Colle delle Finestre (19km di salita di cui gli ultimi 9 km di strada bianca) salita resa famosa dal Giro d’Italia.
- Strada militare dell’Assietta (oltre 30km di strada bianca, altezza max 2400m)
- Col de l’Izoard (2360m) classicissima salita del Tour de France;
- Colle dell’Agnello (2744m) il punto più alto della “Torino Nice-Rally”;
- Altopiano della Gardetta (soprannominato il “little Perù”) su strade militare sterrate
- la Via del Sale (30 km di strada bianca) non adatta a che ha problemi di vertigini.
Il percorso
Si parte dalla Piazza Bodoni di Torino e la prima asperità da affrontare è il Colle Colombardo adatto più che altro a MTB ma è possibile un alternativa attraverso il Col de Lys totalmente asfaltato.
Giunti a Susa comincia la famosa salita per il Colle delle Finestre (18.6 km, dislivello 1700 m) che nell’ultima parte è sterrata ma percorribile anche con bici da corsa. In cima al passo si trova il monumento a Danilo Di Luca, passato in testa al Gran premio della Montagna la prima volta che il Giro d’Italia (nel 2005) affrontò questo “terrificante” colle.
Dopo una breve discesa comincia la militare dell’Assietta, una strada bianca pedalabile. In questo luogo si è svolta nel 1747 la battaglia dell’Assietta, che vide i Piemontesi prevalere sul ben più numeroso esercito francese. La strada (in alcuni giorni della settimana chiusa al traffico motorizzato) sale fino ad oltre 2400 metri poi è quasi tutta discesa fino a Sestriere e Cesana Torinese.
Da Cesana Torinese si sale su asfalto al Colle del Monginevro e, in territorio francese, si scende a Briançon. Da là si sale su asfalto versol’Izoard, salita mitica del Tour de France o in alternativa sul più selvaggio Col des Peas con un tratto sterrato in discesa abbastanza tecnico in single track.
Quindi è la volta dell’ascesa al Colle dell’Agnello posto a 2770 m e che segna il confine tra Francia ed Italia: la salita è lunga (20.7 km al 6.6% di media) ma pedalabile, gli ultimi km sono i più difficili anche a causa dell’aria rarefatta. In cima si trova il monumento ricordo a Michele Scarponi il ciclista marchigiano morto in un incidente stradale in bici vicino casa sua. Durante il Giro d’Italia del 2016 Scarponi aspettò Nibali poco prima dello scollinamento del Colle dell’Agnello e grazie alla sua azione di gregariato Nibali vinse il Giro.
La lunga discesa attraverso i borghi piemontesi giunge fino all’abitato di Sampeyre da dove si svolta a destra e si ricomincia a salire. In cima al colle di Sampeyre è possibile percorrere la “Strada dei Cannoni”, altra strada militare molto panoramica (bellissime viste sul Monviso) più adatta a MTB che a bici gravel. In alternativa è possibile scendere dal colle su strada asfaltata e raggiungere Ponte Marmora.
L’itinerario prosegue per l’altopiano della Gardetta soprannominato per il suo ambiente naturale il “Little Perù”. La salita per arrivarci è abbastanza dura (sia se si percorre la strada asfaltata che la parallela sterrata) e in un ambiente molto selvaggio. L’altopiano su strade sterrate e chiuso al traffico è magnifico da pedalare e non presenta pendenze eccessive. Dopo circa 20 km di sterrato si scende con una lunga discesa verso il Cuneese (Borgo San Dalmazzo).
Da Borgo San Dalmazzo la strada risale verso Limone Piemonte e prosegue per il colle Tenda attraverso ciclabile ma anche strade provinciali. Giunti ai 1800m del Colle Tenda comincia la via del Sale, strada sterrata ex militare d’alta quota anche questa limitata al traffico motorizzato. Lunga quasi circa 30km, solo all’inizio presenta pendenze rilevanti. Adatta anche a bici gravel è sicuramente non adatta a bici da corsa, molti tratti spettacolari a strapiombo. Il percorso, finita la via del Sale, prosegue per il Passo di Tanarello per poi entrare in Francia attraverso una lunga discesa sterrata (all’inizio rocciosa) verso La Brigue.
L’ultima parte del “Rally Torino Nice” ha come obiettivo il Col de Turini ed il Forte de la Forca, sempre lungo strada sterrata. Da là una lunga discesa asfaltata arriva fino al mare di Nizza: l’arrivo storico è posto al “Cafè du Cycliste”.
Informazioni utili
Il percorso completo è disponibile sul sito ufficiale Torino-Nice Rally. Sono previste alternative che permettono di ridurre il tempo di percorrenza o di evitare tratti adatti principalmente alle mountain bike.
Il tracciato “ufficiale” finisce a Nizza ma è possibile giungere per comodità anche sulla costa Ligure.
Lungo le strade ex militari di alta quota sono presenti dei rifugi che offrono servizio di mezza pensione mentre quando si pedala sull’asfalto si incontrano parecchi campeggi e piccoli alberghi. Una lista delle molte strutture presenti lungo il tracciato è disponibile sul sito ufficiale del Rally Torino-Nice, ma naturalmente ve ne sono molte altre.
Per quanto riguarda i rifornimenti idrici bisogna considerare che li tratti sterrati delle vecchie strade militari che si snodano lontano dai centri abitati e che le fontane sono rarissime in particolare sulla Via del Sale.
Meccanici per le bici si trovano un po’ ovunque nei grandi paesi in particolare a Briançon e a Borgo San Dalmazzo.
Una pedalata benefica
Il Rally Torino-Nizza è nato anche a sostegno della Smart Shelter Foundation (SSF). E’ gradito un contributo economico attraverso le coordinate presenti sul sito ufficiale e sulla pagina dedicata di Koomot. Il Nepal ha un posto speciale nel cuore di chi ha organizzato l’evento e studiato il percorso. Nel paese asiatico SSF svolge un lavoro importantissimo, costruendo e sviluppando metodi di costruzione resistenti per aree ad alto rischio sismico. A queto progetto sono destinate le offerte. Le toppe della Torino- Nice Rally sono disponibili in cambio di una donazione diretta a SSF.