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Nord dell’Eiger. Symon Welfringer e Nils Favre ripetono la via “Paciencia”

Capolavoro aperto nel 2003 da Ueli Steck e Stephan Siegrist

Il giovane e promettente alpinista francese Symon Welfringer, il cui nome è comparso quest’anno nella big list dei pretendenti al Piolet d’or grazie all’apertura di una nuova via sul Tengi Ragi Tau, in Nepal, insieme a Silvan Schüpbach, ha di recente messo a segno una nuova impresa sulle Alpi. Insieme allo svizzero Nils Favre ha effettuato una ripetizione in libera della via “Paciencia” (8a, 900 m) sulla Nord dell’Eiger. Via aperta nel 2003 da Stephan Siegrist e Ueli Steck. Liberata dalla medesima coppia nel 2008 ha visto la sua prima ripetizione ad opera di David Lama nel 2011.

La ripetizione di un capolavoro

“Dopo aver atteso le migliori condizioni durante tutta l’estate, finalmente abbiamo avuto modo di fare un tentativo su questo capolavoro aperto da Stephan Siegrist e Ueli Steck – scrive Symon al termine dell’impresa – . ‘Una delle vie di roccia più impegnative delle Alp’”, come la descrisse David Lama. Un 8a di 900 metri su una delle pareti più belle delle Alpi”.

“Tra eccitazione e paura – prosegue – , insieme a Nils Favre e Damien Largeron (il fotografo che ha immortalato la salita dei due alpinisti, ndr), siamo arrivati alla base della parete con zaini sui 20/30 kg pieni di cibo e acqua. Abbiamo trovato la parete interamente asciutta, una gran bella sorpresa visto che sapevamo che nessuno stesse arrampicando da mesi a causa delle condizioni di elevata umidità. Con un carico di motivazione e un bel lavoro di squadra, io e Nils siamo riusciti a superare tutti i tiri”. La maggior parte dei quali, come evidenzia Welfringer, sono stati da lui affrontati in modalità flash o a vista.

Tutti e 24 i tiri richiedono piena concentrazione, specialmente i 7a/b con grandi runout e poveri di protezioni. I tiri chiave non sono sembrati poi così difficili rispetto ad altri di grado inferiore. Ma l’intera via, dal camino di 6a fino alle tacche dell’ 8a, offre tiri magnifici. Certamente la roccia è friabile in alcuni tratti dei tiri facili, ma in quelli difficili credo rappresenti una delle pareti calcaree migliori che abbiamo in Europa”.

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