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L’orso M49-Papillon catturato in Lagorai

Animalisti: "Basta accanimento, intervenga il Ministro Costa"

A 42 giorni di distanza dalla eccezionale fuga dal Casteller, di cui gli ultimi 15 vissuti in piena libertà, in quanto privo di radiocollare, tra i boschi del Trentino, l’orso M49-Papillon è stato nuovamente catturato. L’operazione, come informa il Corpo Forestale dello Stato, è stata portata a termine nella zona del Lagorai, dove l’animale si trovava nell’ultimo periodo. Utilizzando la medesima trappola tubo già usata per una sua precedente cattura.

L’orso è stato ancora una volta trasferito nell’ormai noto recinto faunistico del Casteller di Trento, che al momento accoglie anche M57, catturato ad Andalo la settimana scorsa, e Dj3, orsa che vi è rinchiusa da anni. Si raggiunge così la massima capienza della struttura.

LAV: “Basta accanimento”

“Sedato, castrato e catturato nuovamente con una trappola a tubo: basta accanimento contro M49. Chiediamo che sia applicata la procedura prevista dal Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro-orientali (Pacobace) ovvero che l’orso venga nuovamente provvisto di radiocollare, rimesso in libertà consentendogli così, tra poco, di andare in letargo”, la reazione di Massimo Vitturi, responsabile LAV animali selvatici.

ENPA: “Intervenga il Ministro Costa”

A supportare la posizione della LAV anche l’Ente Nazionale Protezione Animale, che chiede l’intervento del più strenuo difensore della libertà di M49, da lui ribattezzato Papillon: il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

“E’ un atto estremo di una ignobile persecuzione dell’animale simbolo della biodiversità, della libertà e della natura. Un orso che non si è mai reso colpevole di nessun atto di aggressione verso gli umani ma che è diventato suo malgrado elemento di gioco politico. Ci rivolgeremo anche all’Unione Europea ma chiediamo da subito un fortissimo ed immediato intervento del Ministro dell’Ambiente Costa”.

WWF: “Serve una struttura adeguata”

Il WWF, pur augurandosi la liberazione dell’esemplare, mostra toni meno incisivi nei confronti della Provincia Autonoma di Trento, auspicando però che si ragioni sul “dove” trattenere l’orso. Non al Casteller, ritenuto inadeguato.

“Auspichiamo che l’orso M49 venga rimesso in libertà, ma se la Provincia autonoma di Trento si ostinasse nella sua politica poco lungimirante chiediamo con forza che la captivazione di M49 avvenga in una struttura adeguata, ampia e che rispetti il benessere psico-fisico dell’animale. Una struttura certamente differente dal Casteller, che ha invece mostrato la sua evidente e grave inadeguatezza strutturale”.

L’associazione ambientalista richiede inoltre “di far parte di una task force di controllo, da costituire con urgenza, che verifichi l’idoneità delle strutture e il rispetto delle condizioni di benessere degli orsi reclusi”.

Coldiretti gioisce

Di contro alla reazione di condanna degli ambientalisti, che in sintesi vedono nella nuova cattura di M49 una prova di un accanimento privo di fondamento, coordinato dal presidente della PAT Maurizio Fugatti, arriva anche il commento positivo di Coldiretti.

“La cattura fa tirare un sospiro di sollievo a chi vive la montagna e si sente indifeso di fronte ai pericoli di un esemplare del quale è stata scientificamente accertata l’aggressività, responsabile da solo del 30% dei danni provocati dagli orsi presenti in Trentino”. 

Fugatti: “La cattura pone fine alla fuga dell’orso”

“M49 al momento si trova al Casteller. Ho informato il ministro Costa, nei prossimi giorni ci saranno interlocuzioni. Per noi la cattura pone fine alla fuga dell’orso, ha dichiarato il presidente della PAT Fugatti, in una conferenza stampa nella giornata di ieri. Precisando che nelle ultime settimane M49 si era reso responsabile di una serie di attacchi ad animali d’allevamento tra Lagorai, Tesino e Bassa Valsugana. Aggravanti della sua condizione di fuggitivo.

“Se dal ministro arriveranno proposte per trasferire uno o più esemplari le valuteremo, ma al momento abbiamo comunque bisogno di organizzarci per avere più spazi. Se dovesse essere presa JJ4 (responsabile dell’aggressione dello scorso giugno sul Monte Peller a danno di un padre e figlio, ndr) troveremo il modo di inserire anche lei al Casteller”, ha aggiunto Fugatti, sottolineando che la fuga di M49 è terminata, ma la caccia all’orso in Trentino continua.

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11 Commenti

  1. Cara Coldiretti, invece di gioire dovreste chieder conto al vostro amico fugatti come mai lui non vi ha mai sostenuto per i POCHISSIMI danni che gli orsi fanno ai vostri interessi…oppure c’è sotto dell’altro?
    Smetterò di frequentare i vostri mercati da adesso tanto per cominciare

  2. ciao.se anche il WWF DICHIARA LA STRUTTURA GESTIONALE INADEGUATA gli ambientalisti dovrebbero tacere e rimboccarsi le maniche invece DI PARLARE A VANVERA.sono 6 gli orsi inaffidabili.vanno riportati da dove sono stati presi.IL PROGETTO URSUS E FALLITO.E IMPLOSO DENTRO A UN BUCO FATTO DI SPESE FOLLI(elicotteri……),convenienza e connivenza politica.l’orso non e MAI STATO RE-INTRODOTTO.e stato FORZATAMENTE INTRODOTTO il che e ben diverso.gli animalisti si dovrebbero fare un esame di coscienza su quanti soldi pubblici delle tasse pagate da tutti sono stati spesi per niente.il senso compiuto.il senso di essere amministratori della cosa pubblica.in 4 mesi di lockdown sempre a pretendere questa danatica e costosa introduzione e mantenimento del progetto ursus.e fallito.fatevene una ragione.non saccate piu le borse ai lavoratori della montagna.fateci questo favore.

    1. Concordo su tutto! Animalisti fuori dal mondo con le loro idee che non stanno in cielo e in terra. In più loro dicono che l’uomo vale quanto un gatto… ma per favore! Svegliarsi!!

    2. Si vede che lei non capisce una emerita mazza della questione in oggetto; l’orso c’è sempre stato in Trentino e non solo, ci sono stati anche arrivi DEL TUTTO SPONTANEI dai balcani perchè l’orso, che piaccia a lei e meno VIAGGIA attraverso le Alpi e guarda caso uno è arrivato anche in Val d’Ossola dove vivo, nessuno l’ha introdotto.
      Quindi lei continui pure ad andare a sciare a Cortina sulla neve artificiale visto che nevica sempre meno: contento lei….

  3. ciao.UN’ALTRA PERLA DEI GENI DEGLI AMBIENTALISTI,in fatto di economia e amministrazione della cosa pubblica.poco fa’ ho letto che vorrebbero una task-force(ma perche non parlano come mangiano…mistero),dicevo vogliono una commissione che controlli l’esatto movimento degli orsi in special modo gli orsi fuori controllo radio).allora non ci capiamo.ce il PROGETTO URSUS CHE GESTISCE IL PROGRAMMA.a cosa serve un’altra casso di commissione che controlla chi gia’ controlla??una massa di lavativi perditempo nullafacenti.gli ambientalisti…chi li trova li eviti !!

  4. .Avendo sempre scritto, ed a volte ironizzato su questi argomenti, non posso ora esimermi. Ok l’ avete ripreso, la fame è un brutto tormento ed al cibo, anche se in un tubone che odora di umani è difficile resistergli, o magari si è riconsegnato, meglio costituito lui, quando ha capito che non riusciva a mangiare a sufficienza come gli suggeriva il suo istinto, in previsione del letargo imminente. chissà! Papillon cercava solo la libertà, ma pensa un pò, lo hanno inseguito, braccato preso e ripreso, castrato, imprigionato di nuovo, in attesa di una condanna all’ ergastolo. Ok lasciamo perdere il parallelismo con gli umani e quello che meriterebbero certi ergastolani, quelli si macchiatisi di omicidi inenarrabili eppure sempre a richiedere diritti, lui e nato Orso e questo lo pone ad un’ altro livello. Ok visto che in un commento si deve dare la propria opinione, penso che: Il territorio essendo sempre più ristretto e la popolazione degli Orsi sempre più in aumento; a malincuore non vedo alternative a ragion di logica, se non quella di trasferire gli Orsi in eccesso. Con le dovute scuse, a Papillon naturalmente!

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