Cronaca

Monte Bianco, integrale della Cresta Peuterey: soccorso difficile per alpinista ferito e con acuto mal di montagna

Intervento complicato nel pomeriggio di ieri per il PGHM di Chamonix sul Monte Bianco. Ad allertare i soccorsi una cordata di due alpinisti britannici, uno dei quali ferito per la caduta in un crepaccio e impossibilitato a proseguire a causa di un acuto mal di montagna. I due stavano realizzando l’integrale della Cresta Peuterey.

Allertati il PGHM attorno alle 12.30, è stato impossibile a far alzare in volo l’elicottero a causa del maltempo. Quattro gendarmi sono così intervenuti a piedi partendo dal Col du Dôme du Goûter, arrivando sulla vetta del Monte Bianco per poi scendere sul versante italiano. I soccorritori sono riusciti a individuare i due alpinisti solo verso le 18.00.

Subito è stato fornita all’alpinista ferito una bombola di ossigeno e i medicinali per il mal di montagna. “È stato salvato da morte quasi certa – ha spiegato Stéphane Bozon, comandante della PGHM, al quotidiano francese Le Dauphine, che ha aggiunto: – Abbiamo anche valutato l’opzione di chiedere al suo compagno di cordata di abbandonarlo lì perché non eravamo sicuri di riuscire a raggiungerli in tempo”.

Ricevuti i primi soccorsi, l’alpinista ferito è stato condotto sul versante francese alla capanna Vallot, 4.362m, dove durante una finestra di apertura del meteo l’elicottero della protezione civile è riuscito a far arrivare altri due soccorritori con una camera iperbarica. Attorno alle 22.30 il gruppo ha raggiunto il rifugio Goûter a 3.835 metri.

Questa mattina i sei gendarmi e gli alpinisti hanno proseguito la discesa lungo la normale francese, dove sono stati recuperati dall’elisoccorso alle 10.30. I due alpinisti sono stati trasportati all’ospedale di Sallanches per gli esami.

L’integrale della Cresta di Peutérey

Scalata molto impegnativa, l’integrale consiste nella salita di tutte le cime che compongono la Cresta di Peutérey: salita dell’Aiguille Noire de Peutérey per la cresta sud, discesa lungo la cresta nord-ovest, superamento delle Dames Anglaises, l’Aiguille Blanche e la cresta finale di Peutérey sino alla vetta del Monte Bianco. In totale sono 3200 m di dislivello con uno sviluppo di 5500 m.

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5 Commenti

  1. curiosità burocratica, la cresta di peuterey non è interamente in territorio italiano? normale che vengano i soccorsi dalla francia?

    1. Normale se i cari francesi intendono ribadire in ogni occasione che ritengono valida l’illegittima annessione del nostro territorio a suo tempo perpetrata contro di noi.
      Grave che le autorità italiane se ne stiano zitte ancora una volta. Perché ciò significa un tacito assenso.
      Sono schifato.

  2. Scusate ma un mal di montagna tale da richiedere la camera iperbarica sul Bianco? ma questi alpinisti britannici non sarebbe meglio facessero un po di allenamento in quota prima di lanciarsi in certe vie invece di scalare in Scozia a 800 metri di quota e poi credere di essere pronti per il Bianco?

  3. Non capisco alcune cose.
    Caduto in un crepaccio sotto la vetta francese venendo dalla Peuterey (dove sono i crepacci?)
    Recuperati sotto la vetta del Bianco francese, ossigenati per mal di montagna e poi scesi in basso (capanna Vallot e rifugio Gouter) con camera iperbarica e evacuati con elicottero sotto il Gouter (?camminavano?)
    E poi ricoverati.
    Mi sembra proprio diventato una cosa strana l’alpinismo, forse è più importante sapere il contorno.

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