AlpinismoAlta quota

Everest, domani si prova a raggiungere la vetta

È atteso per domani il tentativo di vetta del team impegnato ad attrezzare la via fino alla cima dell’Everest. Ovviamente dal versante nord, l’unico aperto questa primavera ad uso dei soli cittadini cinesi.

Il gruppo, composto da otto guide, è oggi a campo 3 (8300 metri). Nel frattempo, i clienti della spedizione sono impegnati ad acclimatarsi sul Lhakpa Ri (7.045 m), anche la loro vetta è attesa per domani. Poi il gruppo dovrebbe spostarsi per raggiungere il campo base dell’Everest.

La squadra di scalatori impegnata nella misurazione dell’altezza del Tetto del Mondo è invece tornata al campo base dopo le rotazioni di acclimatamento. Come il team della spedizione commerciale -che ricordiamo avere lo scopo di celebrare i 60 anni della prima ascesa da nord della montagna -, attenderà la prossima finestra di bel tempo per lanciare il proprio tentativo. In totale dovrebbero essere 31 gli alpinisti che proveranno a raggiungere gli 8848m della vetta.

Nel mentre, il Nepal ha prolungato il proprio lockdown fino al 18 maggio. Il versante sud dell’Everest rimane chiuso a tutti.

Polemiche tra Nepal e Cina

La stagione alpinistica ai piedi dell’Everest è tranquilla, le polemiche però non mancano e in questi giorni si stanno scatenando sui social. L’argomento di discussione è l’appartenenza geografica della montagna.

Galeotto è un tweet dell’agenzia di stato China Global Television Network (CGTN), in cui viene affermato che il Chomolungma (nome dell’Everest in cinese) è situato nella regione autonoma del Tibet. Cosa che non è piaciuta ai nepalesi, tanto che non si è fatta attendere l’indignazione social e il tag #BackOffChina è andato subito in tendenza grazie alle numerose e indignate reazioni che chiedevano di prendere una posizione al governo del Nepal, che ovviamente per motivi diplomatici tace.

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2 Commenti

  1. Sarà anche una montagna inflazionata, sarà anche che in cima ci sono saliti in molti (anche non alpinisti), saranno in molti a salire ancora con spedizioni commerciali,bombole e aiuti vari,ma quelli che domani provano la cima un po’ li invidio.

  2. Continuo a chiedermi che senso hanno ormai queste salite commerciali attrezzate da sherpa per “alpinisti” non in grado tecnicamente e moralmente di affrontare un 8000. Perché darne conto quando sappiamo benissimo che è solo commercio, di Alpinistico c’è ben poco,inoltre spesso poi queste risalite su corde vengono presentate hai non addetti come delle grandi imprese. Che schifo.

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