Cronaca

Alto Adige. Parapendio precipita in Val d’Isarco, grave il pilota

Nel pomeriggio di mercoledì 8 aprile, un pilota di parapendio 39enne è precipitato in Val d’Isarco, Alto Adige, riportando ferite gravi.

L’uomo non ha saputo resistere alla tentazione di tornare a volare con la sua vela, nonostante il lockdown. Si è così recato nella zona di Caerna, frazione di Velturno (BZ), per planare con il suo parapendio su un prato in pendenza di proprietà di un amico. I due si sono recati sul posto in furgone, ed erano intenti ad effettuare delle prove di partenza con il parapendio quando, durante uno dei distacchi, la vittima è precipitata da alcuni metri di altezza. Sul posto è giunta la Croce bianca di Chiusa.

Le gravi ferite riportate alle gambe e al bacino hanno reso necessario il trasporto tramite un Pelikan 2 dell’elisoccorso all’ospedale di Bressanone. In seguito è stato trasferito in elicottero a quello di Bolzano. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco volontari di Caerna ed i carabinieri. L’amico è stato sanzionato per la violazione delle norme imposte dal Decreto Ministeriale attualmente in vigore, con l’aggravante dell’utilizzo dell’automezzo.

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10 Commenti

    1. “male”?
      Sicuramente avrà infranto una legge, e pagherà per questo. In ogni caso non merita di essere considerato così severamente in questo momento. Io mi auguro che si riprenda in fretta e che non perda l’uso delle gambe. E che riprenda conoscenza in un mondo con più umanità e misura. Buona fortuna parapendista sfortunato

      1. come sostengo da diverse settimane, appena iniziata l’emergenza e conseguente lockdown, nel decreto doveva essere previsto la sospensione di ogni servizio di assistenza sanitaria di soccorso e ricerca al di fuori dei centri abitati e zone urbanizzate. se l’incidente avviene in strade asfaltate o abitazioni bene, altrimenti amen..ognuno deve essere giustamente libero di fare quello che vuole, anche andare in montagna durante il lockdown,assumendosi delle responsabilità e dei rischi..semplicemente se sei capace di arrangiarti bene, altrimenti…ciaone.

        1. Il soccorso va prestato a tutti in qualsiasi momento e luogo! Poi sono d’accordo che in questo momento non andrebbero sprecate risorse ma se un agricoltore o un taglialegna si infortunassero fuori dai centri abitati? Ciaone

      2. Ovviamente e non so perchè devono avermi bloccato il commento di risposta: mai sentita l’espressione figurativa e iperbolica “genio del male”? Forse se te la vai a leggere, capisci che non c’era nulla di offensivo nel mio commento…

  1. Ghé semper el pö furbo dela cuada !
    Non ha resistito alla tentazione di volare? Poverino! Ma il destino non ha resistito alla tentazione di punirlo. Gli auguro di ristabilirsi e sicuramente saranno mesi, che li utilizzi per riflettere a ció che ha fatto. Mio papá mi diceva sempre che « el diaol el ghe ensegna a fa le pignate ma mia i quercioi! »
    Auguri gnaro

  2. iL FATTO E’ CHE TRA SANZIONI, RICORSI , PROCESSI, CARCERI CHE NON CI SONO, LO SFORTUNATO TRASGRESSORE ( CHISSA’ QUANTI LA FANNO FRANCA NON RIPORTANDO INCIDENTI)INVECCHIERA ‘E A SENTENZA SARA’ NONNO…FORSE NON SI RICORDERA’NEPPURE..GIA SI STENTA A PROCESSARE I VERI DELINQUENTI.tRAFORMEREI TUTTE LE SANZIONI IN QUIVALENTI PRESTAZIONI DI SERVIZIO SOCIALE
    COMPATIBILELCONLE CAPACITA’PROFESSIONALI.

  3. bèh..non sarebbe poi in effetti una idea malaccio..anzi e perchè no le due guide di Madonna di Campiglio a portare a spasso anziani e disabili…il trasvolatore…in un utile sociale impegno..anche di fattura materiale..riattare percorsi etc etc…ed è altresì vero Albert, si tende sempre ad ideologizzare pene ..punizioni esemplari e castighi divini..ma basterebbe un sano razionale e semplice buon senso..buon proseguimento

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