Curiosità

Una campana per ricordare le guide del Cervino scomparse in montagna

È stata inaugurata lo scorso 29 dicembre, in occasione della tradizione fiaccolata sulla ferrata Gorbeillon di Valtournenche, una campana per ricordare le guide alpine del Cervino che negli ultimi anni hanno perso la vita in montagna.

I nomi che compaiono sulla bella struttura di sostegno, realizzata dalla guida del Cervino e fabbro Corrado Gaspard, sono quelli di Simona Hosquet, trent’enne scomparsa sotto una valanga il 7 febbraio 2014; Gérard Ottavio, presidente delle guide precipitato nell’ottobre 2016 insieme al maestro di sci Joël Deanoz durante il tentativo di ripetizione della difficile via Deffeyes al Cervino; Federico Daricou, investito da una scarica di sassi sul Grand Combin lo scorso agosto; Roberto Ferraris, travolto da una valanga lo scorso dicembre.

Nata da un’idea della guida Roberto Ferraro la campana è stata realizzata dall’artigiano Mauro Savin e presentata con le parole del parroco-alpinista di Valtournenche, don Paolo Papone, che riportiamo di seguito.

Le parole di don Paolo Papone

Che cos’è la Società Guide Alpine del Cervino? È un società, certo, perché sul piano giuridico non può essere altrimenti. Ma è qualcosa di più, molto di più. La passione per la montagna, la condivisione dei rischi e degli entusiasmi, l’immersione nell’umanità e l’elevazione nella spiritualità creano legami, legami forti, che finiscono per far rassomigliare questo gruppo di maestri di alpinismo a una famiglia. Come in ogni famiglia, le relazioni sono varie e ad andamento alterno, ma quando il rischio si materializza al peggio, allora ci si sente davvero famiglia, più unita che mai. E si sente il bisogno di condensare i ricordi in qualcosa di simbolico, in cui risuoni l’anima di questa vita per la montagna. Negli ultimi anni per quattro volte abbiamo vissuto l’anima di questa vita per la montagna. Negli ultimi anni per quattro volte abbiamo vissuto questa dimensione difficile: nel 2014 con Simona Hosquet, nel 2016 con Gérard Ottabio e Joël Deanoz, e quest’anno con Federico Daricou e con Roberto Ferraris. Malgrado gli strappi laceranti, sentiamo che questi amici in realtà sono ‘con noi’. Per questo le Guide del Cervino hanno voluto dare forma simbolica a questo sentire, qualcosa di analogo alla croce Carrel, occasione di un ricordo e una preghiera per ogni alpinista che passa di là salendo al Cervino. La Via Ferrata Gorbeillon è un terreno d’elezione per l’attività delle Guide Alpine e in alcuni momenti dell’anno fiorisce in modo stupefacente. Da oggi ha un fiore in più, che non teme l’avvicendarsi delle stagioni: una grande campanula in bronzo, che suona a campana e che porta i nomi di Federico, di Gérard, di Simona e di Roberto. Quando passeremo di là, la faremo suonare e quel suono rinnoverà il ricordo e l’affetto per i nostri amici. Ma ci ricorderà anche la lezione della loro vita, che sulla campana è sintetizzata in una citazione di Antoine de Saint-Exupéry: ‘ Fai della tua vita un sogno e di un sogno, una realtà’. Ora la facciamo suonare, questa campana, e faccia vibrare i nostri cuori all’unisono con i nostri amici che ci guardano da molto più in alto.

 

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