Alpinismo

Disavventura finita: Moro rientrato a Kathmandu

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KATHMANDU, Nepal — L’ha vista brutta stavolta Simone Moro. Ma a dargli qualche "problemino" non sono state le scoscese pareti delle montagne quanto gli scivolosi cavilli della burocrazia. L’alpinista bergamasco, che nei giorni scorsi aveva raggiunto la vetta dell’Everest, è sceso, per la troppa neve dal versante tibetano senza permessi. Dopo un "tira e molla" diplomatico Moro è riuscito a ritornare a Kathmandu, sano e salvo.  

Ha rischiato l’arresto Simone. Le autorità cinesi, si sa, in caso di sconfinamento non guardano in faccia a nessuno. "Dopo aver regolarizzato la mia posizione – scrive l’alpinista sul suo sito internet – sono stato fortemente ammonito per questo sconfinamento territoriale. Sono stati inoltre presi provvedimenti amministrativi".
 
E il messaggio di Moro, che era finito su tutti i giornali per la sua impresa, è piuttosto eloquente: "Sconsiglio fortemente di ripetere la traversata e qualsiasi tipo di alpinismo non autorizzato! E’ stata una grande e difficile avventura alpinistica terminata con una rocambolesca peripezia legale". 

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