Alta quota

K2, 65 anni dopo

Il 31 luglio 1954 Achille Compagnoni e Lino Lacedelli arrivavano in vetta al K2. Nessuno aveva mai toccato quella vetta prima. Fu una grande impresa alpinistica, organizzativa, umana e scientifica.

65 anni dopo le cose sono un po’ cambiate. Quest’anno, come vi abbiamo raccontato, sono stati 179 i permessi personali rilasciati per salire il K2. Di questi, solo una trentina, il 17%, è riuscito a coronare il proprio sogno. Il K2 ha resistito ancora una volta al tentativo “dei commerciali” di essere trasformato in una meta turistica alpinistica, come è successo all’Everest, e lo ha fatto ricordando con valanghe e neve quanto possa essere una montagna con cui non scherzare.

La buona notizia quest’anno è che un gruppo di alpinisti sono arrivati in vetta senza ossigeno supplementare. Ben sette hanno realizzato la scalata senza bombole: Szilard Suhajda, Carla Perez, Adrian Ballinger, Moesses Fiamoncini, David Roeske, Johan Wenzel e Anja Karena Blacha.

Bisogna dire anche che senza il contributo di Nirmal Purja, che ha aperto la via dal Collo di Bottiglia alla vetta (usando l’ossigeno supplementare, come del resto avevano fatto gli sherpa della Seven Summit Treks prima di lui senza riuscirci), quest’anno il K2 sarebbe rimasto inviolato.

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6 Commenti

  1. 31 luglio 1954, Lacedelli e Compagnoni in vetta al K2, mio papà in quella spedizione che ancora sventaglia nell’aria profumi di leggenda.

    Il 31 luglio 1994 sono al CB della Nord con Arturo Bergamaschi e seguo con lui il tentativo dei Tarvisiani per una via nuova e vivo in prima persona i drammi della spedizione spagnola che ci accompagna. È la mia prima spedizione e pagherò tutta l’inesperienza in quei 90 giorni…

    31 luglio 2004: di nuovo là, al CB sud nel 50° anniversario….vedo la montagna come la videro loro e sono con Karl, che sarà per me fratello oltre che maestro ancora per pochi anni. Di quei giorni del 2004, una maledizione ha privato noi superstiti di tanti, troppi amici. I ragazzacci del ’54 hanno chiuso il cerchio con Erich ed Ugo a brevissima distanza di tempo. Ma per me, quella montagna è un monumento, un’anima, un amore…..
    Vorrei solo che chi si avvicinasse oggi ai suoi spigoli e pareti riuscisse a percepire quel fremito del vento che io, ancora oggi, a 56 anni, mi porto dentro: grazie papà!

  2. Peccato che non sia stato ricordato anche il grande Walter Bonatti il cui contributo è stato determinante per il successo di questa impresa.

  3. magari anche menzionare Bonatti Mahdi e il resto del team… e l’episodio discussissimo del bivacco inflitto a Bomatti da Comlagnoni

  4. ancora con la leggenda del K2! l’unica cosa da ricordare sempre è stata la menzogne su bonatti e sull’ossigeno….

  5. 31 luglio 1954, Lacedelli e Compagnoni in vetta al K2, Bonatti e Mahdi che rischiano la vita, Mario Puchoz che la vita su quella montagna abbandona, tanti grandi alpinisti reclutati e Riccardo Cassin (il più forte di tutti) lasciato a casa per questioni di “opportunità”…..anche mio papà in quella spedizione che ancora sventaglia nell’aria profumi di leggenda.
    Il 31 luglio 1994 sono al CB della Nord con Arturo Bergamaschi e seguo con lui il tentativo dei Tarvisiani per una via nuova e vivo in prima persona i drammi della spedizione spagnola che ci accompagna. È la mia prima spedizione e pagherò tutta l’inesperienza in quei 90 giorni…
    31 luglio 2004: di nuovo là, al CB sud nel 50° anniversario….vedo la montagna come la videro loro e sono con Karl, che sarà per me fratello oltre che maestro ancora per pochi anni. Di quei giorni del 2004, una maledizione ha privato noi superstiti di tanti, troppi amici. I ragazzacci del ’54 hanno chiuso il cerchio con Erich ed Ugo a brevissima distanza di tempo. Ma per me, quella montagna è un monumento, un’anima, un amore…..
    Vorrei solo che chi si avvicinasse oggi ai suoi spigoli e pareti riuscisse a percepire quel fremito del vento che io, ancora oggi, a 56 anni, mi porto dentro: grazie papà!
    Mi sembra che la distanza per qualcuno rispetto a quelle montagne e a quanto prima scritto sia come scalare un 8000 al quale nessuno di loro mai nemmeno si è avvicinato….

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