Alpinismo

Lhotse: provaci ancora Cris

VALLE DEL KHUMBU, Nepal — Si è interrotto a 200 dalla vetta il sogno di Cristina Piolini di raggiungere la vetta del Lhotse (8.516 metri). Troppa neve per la piccola alpinista solitaria che ha affrontato la scalata in stile alpino.

Una scelta coraggiosa quella di Cristina. L’alpinista della Valdossola è salita fino ai 7.400 metri di campo 3 nella giornata di martedì, con uno zaino di 18 chili. 

La compagnia comunque era ottima. Nelle tende vicine riposava Martyna Wojciechowska, la polacca – ex coniglietta di Playboy – che ieri ha raggiunto la vetta dell’Everest. La via di salita ai due colossi infatti, distanti tra loro poche centinaia di metri, è in comune fino sopra campo 3.

Mercoledì mattina i saluti e in giornata l’arrivo a campo 4, a 8.000 metri. Nella notte di giovedì il primo tentativo, purtoppo fallito a causa della troppa neve depositata. Poche ore di riposo e su, un’altra volta. Ma anche questa volta Cristina è dovuta ritornare sui suoi passi.

"Ho raggiunto quota 8.300 metri e li ho deciso di rinunciare – racconta con rammarico -. Mi arrivava la neve al ventre. Ora riposo qualche giorno e poi ritento, ho i campi pronti con cibo e materiale. Spero di avere l’occasione per ritentare tra una settimana. Il tempo infatti non è eccezionale. Sempre neve e tanto vento".

E il tentativo dovrebbe essere fissato per la fine della prossima settimana. Nel frattempo Cristina è al laboratorio Piramide, ai 5.050 metri di Lobuche. "Sono qui soprattutto a recuperare i chili persi durante i 5 giorni di ascensione che mi hanno portato fino a campo 4".

"E’ stata durissima. Avevo uno zaino pesante 18 chili fino a 8.000 metri e dai 7.500 mi sono fatta tutta la traccia in 50 centimetri di neve fresca", continua con voce provata.

L’appuntamento è quindi per la prossima settimana. E se l’alpinista ossolana riuscirà a raggiungere gli 8.516 metri della vetta, la sua sarà la prima ascensione femminile in solitaria della quarta montagna più alta della terra.

Nella foto, la via di salita tracciata da Cristina Piolini

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