Località di montagna

Val di Fiemme, dai boschi alle cime dolomitiche – Speciale Outdoor Estate

Camminate in famiglia, salite alpinistiche, adrenaliniche gite in mountain bike. È questa l’estate che propone lo speciale Outdoor disponibile in allegato al numero 99 di Meridiani Montagne. Sette località per sette avventure da vivere all’insegna della fresca aria di montagna. Iniziamo oggi il nostro racconto con la Val di Fiemme.

La Val di Fiemme

La Val di Fiemme è ormai un appuntamento fisso per il nostro Outdoor Estate.  Con i boschi sovrastati dalle dolomitiche guglie del Latemar, il suo territorio si presta in modo particolare alle attività all’aria aperta. Sia i più atletici sia i meno avvezzi alla fatica possono trovare la loro dimensione grazie ai grandi dislivelli, che dalla valle portano alle cime più alte. Uno spazio in cui ricercare semplici sentieri pianeggianti, più difficili pendenze o belle verticalità calcaree. A presentarci tutto questo è Nicoletta Nones, nipote del fondista Franco, prima medaglia d’oro olimpica italiana nella storia dello sci di fondo.  «La sua vittoria ha dato un contributo notevole alla diffusione della disciplina anche qui in Italia» ci racconta Nicoletta, fondista pure lei, ma più in generale appassionata di tutti gli sport che prevedono fatica, sudore e tempo da passare tra le montagne di casa, quelle della Val di Fiemme. Tra le sue attività principali il coordinamento dello Skiri Trophy XCountry, nuova versione dell’ormai ex Trofeo Topolino di sci di fondo, organizzato dal Gruppo sportivo Castello di Fiemme. «Quest’anno si è svolta la trentaseiesima edizione e la mia quinta come coordinatrice. Non abbiamo mai abbandonato questa manifestazione. Richiede tanto impegno, ma ci ripagano i grandi risultati che stiamo ottenendo».

 

Nicoletta, il modo in cui parli dello Skiri Trophy fa intuire una grande passione per lo sci di fondo. Come riesci a tenerti in forma durante il periodo estivo quando non c’è neve su cui sciare?

“Con gli skiroll! Qui in Val di Fiemme in molti li usano, anche i ragazzini delle squadre di sci. Io vado prevalentemente sulla pista ciclabile che arriva fino a Canazei, ricalcando il percorso della Marcialonga. Un fondista può però anche scegliere altri percorsi, magari pattinando su qualche strada in salita. In alternativa ci si può allenare bene anche con la corsa in montagna e la mountain bike”.

Quando lasci gli skiroll a casa, qual è il tuo luogo preferito in cui andare, non tanto per allenarti quanto per ricaricare le batterie?

“Quello che preferisco in assoluto è il Lagorai perché è ancora selvaggio e poco frequentato. Ci sono tanti sentieri che permettono di arrivare su cime imponenti, suggestive e poco esplorate. Si deve aver voglia di camminare un bel po’, ma lo faccio volentieri per quei panorami. Anche il Latemar è molto affascinante. Sicuramente “più turistico” e “comodo”. L’avvicinamento, in questo caso, è più facile grazie agli impianti che partono da Pampeago o da Predazzo. Una volta saliti in quota, dal Passo Feudo in poco tempo si raggiunge il rifugio Torre di Pisa, da cui si gode di un panorama grandioso su tutto il gruppo montuoso, patrimonio mondiale dell’umanità”.

Ci confermi ancora una volta che la Val di Fiemme è un luogo dove l’outdoor va vissuto a 360 gradi?

Assolutamente, la Val di Fiemme è una palestra a cielo aperto. Chi vive qui ha la fortuna di potersi allenare in mille modi e a tutte le ore. Partendo dalla porta di casa, basta poco per fare un po’ di dislivello, scendere e andare a lavorare. Nel periodo estivo lo si può anche fare la sera, dopo l’uscita dall’ufficio. Possiamo andare a goderci il tramonto in quota, per esempio sul Corno Bianco, e rientrare in tempo per cena. Anche con la mountain bike ci si può divertire senza doversi spostare dalla valle. Abbiamo molte strade forestali che si possono percorrere, come tante sono quelle poco trafficate dove magari andarsi a fare una camminata di un’oretta senza dislivello. Quando le mie bambine erano piccole, facevo spesso la passeggiata da Castello di Fiemme a Molina di Fiemme con la carrozzina. Un’ora per ricaricarmi nella natura”.

…continua sullo speciale Outdoor Estate.

 

 

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