Alpinismo

Mario Vielmo di nuovo al Broad Peak tra alpinismo e solidarietà

Tra gli alpinisti sugli 8000 in Karakorum quest’anno ci sarà anche Mario Vielmo alla ricerca del suo 11esimo 8000.

Il Broad Peak è per il vicentino un ritorno: già nel 1996 aveva tentato di conquistare la vetta arrivando a quota 7500 m. Era il suo primo 8000. “La spedizione guidata da Francesco Cappellari era composta da cinque Veneti– ricorda Vielmo -. A quel tempo c’erano poche spedizioni in Karakorum e pochi alpinisti. Ricordo il momento drammatico, noi eravamo appena arrivati al campo base quando tre giovani coreani scomparvero mentre scendevano dalla cresta terminale. Nel nostro tentativo di vetta alla fine mi trovai assieme ad uno spagnolo (Koke Lasa). Arrivammo a fatica a 7500m lottando metro su metro contro la tantissima neve che era caduta in quel periodo. Poi per il forte pericolo di valanghe e grazie alla saggia esperienza di Koke decidemmo di scendere e tornare a casa”.

Ricordi che si sommano ad emozioni: “Purtroppo su questa montagna nel 2009 perse la vita la fortissima e giovane alpinista vicentina Cristina Castagna. Conoscevo bene Cristina, avevamo scalato insieme in ben due spedizioni, all’Everest e allo Shisha Pangma. Ammiravo per la sua determinazione, forza e tenacia. Ho la sensazione che lassù non sarò solo”.

Come per ogni spedizione di Vielmo, sarà presente anche un’anima solidale in aiuto dell’Associazione Sìdare Onlus che, con il progetto Due su Seimila, si propone di costruire una scuola in Nepal. Mario quest’anno porterà con sé anche la bandiera di Parent Project, l’organizzazione italiana di pazienti e genitori con figli affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker. Un gesto simbolico per sensibilizzare su questo argomento ancora poco conosciuto.

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