Itinerari trekking

Sentiero Italia, inaugurate le tappe da Leonessa ad Amatrice

Più di cento escursionisti in cammino, un percorso bello e ben segnato, due giornate di sole (per domenica erano previsti acquazzoni), un grande impegno da parte del CAI. L’inaugurazione del Sentiero Italia nel Lazio, avvenuta sabato 11 e domenica 12 maggio tra Leonessa, Cittareale e Amatrice è stata un grande successo. 

Per inaugurare e promuovere l’itinerario di 6880 chilometri che attraversa la Penisola e le isole maggiori, il Club Alpino Italiano ha scelto la formula della “staffetta non continuativa”. Per ogni regione, in successivi weekend, vengono inaugurate e percorse in comitiva due tappe. 

Nel Lazio, com’era facile aspettarsi, la manifestazione ha riguardato le due tappe da Leonessa a Cittareale, e da quest’ultima ad Amatrice, che accompagnano i camminatori dalle pendici del Terminillo fino ai Monti della Laga, e al “cratere” del terremoto del 2016. Sabato 11, gli escursionisti hanno percorso l’impegnativo tratto da San Vito, nei pressi di Leonessa, fino a Cittareale, lungo il percorso segnato dai soci CAI di Monterotondo, cittadina alle porte di Roma. Uno dei molti esempi, sparsi su tuttoil Sentiero, di Sezioni che si sono impegnate su territori non di loro competenza. Domenica 12 maggio, a causa delle previsioni meteo pessime, la tappa è stata accorciata, e si è camminato da Torrita ad Amatrice, lungo il percorso individuato e segnalato dai soci della Sezione amatriciana. Per più di due ore, a sorpresa, il sole ha illuminato la camminata. Lungo il percorso, prima e dopo il Lago Scandarello, gli escursionisti hanno toccato i borghi di Collegentilesco e San Benedetto, duramente segnati dal sisma. Alla fine, dall’Eremo della Croce, ci si è affacciati sul centro storico di Amatrice. Un’immagine dolorosa per tutti.

Alla fine del trekking, prima della matriciana di rito, ha dato speranza la visita al cantiere della Casa della Montagna, che verrà completata in estate. La presenza di Guido Cassin, figlio del grande Riccardo, ha confermato che l’azienda di Lecco contribuirà (i modi non sono stati resi noti) alla realizzazione della Casa.     

Per la riuscita delle due giornate sul Sentiero Italia, oltre a quelle di Amatrice e Monterotondo, si sono mobilitate le Sezioni CAI di Antrodoco, Colleferro, Frosinone, Leonessa, Pietracamela, Rieti, Terni e Viterbo, affiancate da soci di altre località.   

Sabato, a Cittareale, il CAI nazionale e del Lazio ha fatto il punto sul Sentiero Italia e sulla sua importanza. All’incontro, con il presidente generale Vincenzo Torti, hanno partecipato Alessandro Geri, responsabile del gruppo di lavoro sul Sentiero Italia, il presidente del CAI Lazio Amedeo Mattia Parente, il suo predecessore Fabio Desideri e altri dirigenti del Club. 

L’intervento di Aldo Mancini, della Sezione di Monterotondo, ha dato il senso di una comunità di volontari all’opera. “Per la tappa Leonessa-Cittareale, 9 soci hanno lavorato per 222 ore, che diventano 312 con i viaggi. Poi ci sono state le spese per i pali, il cemento per installarli, i cartelli” ha detto Mancini. All’inizio il Sentiero Italia mi ha fatto paura, e forse dovrebbe farmela ancora oggi” ha sorriso Alessandro Geri. Per i 6880 chilometri del sentiero, le ore di lavoro volontario diventano decine di migliaia.  Ce la possiamo fare solo se l’intero CAI si farà carico del progetto. Siamo più di 300.000 soci. S tutti andranno a percorrerlo, magari coinvolgendo degli amici, il Sentiero Italia vivrà” ha spiegato Geri. 

Vincenzo Torti, presidente generale del CAI, ha ricordato il suo impegno per le zone terremotate (“sono venuto ad Amatrice due giorni dopo il sisma, poi ci sono tornato molte volte”) e quello per il trekking che attraversa la Penisola. Ce ne siamo fatti carico, e quindi è giusto che si chiami Sentiero Italia CAI. Questo percorso è il nostro paese, con la sua bellezza e la sua varietà” ha detto Torti. “Abbiamo risparmiato su altre spese, dai contributi all’UIAA alle assicurazioni, e abbiamo le ricorse da investire sul Sentiero Italia”.  

Importante anche l’intervento di Francesco Nelli, sindaco di Cittareale. “Abbiamo un territorio straordinario, per anni non lo abbiamo capito. Siamo seduti su uno scrigno, e invece per molto tempo abbiamo solo teso la mano per mendicare. Il Sentiero Italia CAI deve servire a rilanciare questi luoghi”.  

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