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Valle Isarco, trekking, sentieri tematici e passeggiate per tutta la famiglia

Tra cime imponenti che abbracciano dolci alpeggi, 6 itinerari escursionistici e trekking per esplorare la Valle Isarco, una delle principali di tutto l’Alto Adige

Maestose montagne, cime imponenti che abbracciano dolci alpeggi. È in questo scenario idilliaco che si snodano sentieri ben segnalati e trekking verso le creste più suggestive della Valle Isarco, una delle valli principali di tutto l’Alto Adige, che si estende dalla foce dell’Isarco fino al Brennero.

Vipiteno è il suo centro principale, ma altrettanti bei borghi meritano una visita. Come la medievale Chiusa, tra i Borghi più belli d’Italia, circondata da vigneti e castagneti che ricoprono i pendii soleggiati. Una passeggiata per le viuzze del centro storico, tra i palazzi color pastello, caffè e botteghe, è il punto di partenza di innumerevoli camminate, come quella che raggiunge il monastero benedettino di Sabiona, Castel Koburg e Summersberg (Sommersberg), o la Croce di Lazfons.

Diverse le opportunità di scoperta di questa valle con scarponi ai piedi. Dalle passeggiate adatte a tutti, bambini compresi, agli itinerari della Valle Isarco più impegnativi, per tempo di percorrenza e dislivello.

Il Sentiero delle Castagne: oltre 90 km in 4 tappe

Uno dei sentieri tematici più famosi dell’Alto Adige è il cosiddetto Sentiero delle Castagne o del Castagno in Valle Isarco. Il «Keschtnweg» in sudtirolese, parte da Varna e prosegue, tappa dopo tappa, per oltre 90 km fino a Bressanone, passando per Terlano sulla Strada del Vino e a Vilpiano. Fino al 2021 il sentiero era di 60 km e terminava a Castel Roncolo presso Bolzano. Un’escursione particolarmente apprezzata durante la stagione estiva e soprattutto autunnale, che richiede dai 3 ai 6 giorni e… voglia di camminare sotto il sole.

La prima tappa – della durata di 5 ore di cammino, 12 km – va da Castel Roncolo ad Auna di Sotto sul Renon. La seconda tappa – 6 ore di percorrenza, 17 km – è il tratto tra Auna di Sotto e S. Ingenuino, il più lungo ma forse più suggestivo dei quattro itinerari che compongono il sentiero.

Terza tappa con altre 5 ore di cammino – 12 km di percorrenza – da S. Ingenuino a Chiusa, passando per Barbiano e Villandro (questa è la tappa enogastronomica perché attraversa i luoghi del Törggelen, la festa dei sapori d’autunno e del vino nuovo). Ultimo tratto di 14,7 km e dal borgo di Chiusa si raggiunge il Duomo di Bressanone.

Escursione alla Cascata delle Stanghe: la potenza dell’acqua per grandi e piccoli

La Cascata delle Stanghe a Racines è tra le mete più apprezzate dalle famiglie dei tanti itinerari della Valle Isarco. Attraversando ponti sospesi e scalinate, ci si addentra come esploratori nella stretta gola del Rio Racines. La Gola di Stanghe ha anche un primato: è l’unica gola marmorea d’Europa. L’escursione parte dalla frazione principale di Stanghe, a 976 metri di quota.

Si segue il corso del torrente, sino alla casetta di pedaggio (si paga una piccola somma per il mantenimento della zona e dei sentieri). Una passeggiata facile, della durata di circa 1 h per risalire la gola e 50 minuti per il ritorno, sui 4,4 km di percorrenza con 220 metri di dislivello. Lo spettacolo della natura, con i suoi colori e le acque impetuose, è garantito. Il sentiero è aperto da inizio maggio a inizio novembre.

Escursione all’Alpe di Rodengo e Luson

Tra gli itinerari della Valle Isarco per tutta la famiglia (anche con bimbi e passeggino) troviamo l’escursione all’Alpe di Rodengo e Luson: panorama magnifico, saliscendi dolce senza particolari sforzi, e diversi punti di ristoro. Si parte da Rodengo e si cammina per circa 2 ore, la lunghezza del percorso è di 5,4 km con un dislivello di 210 metri.

Dopo aver lasciato l’auto al parcheggio Zumis, si percorre la forestale che porta al rifugio Roner, 1832 metri. Da qui si raggiunge un bivio, rifugio Rastner o rifugio Starkenfeld. La camminata per arrivare ai due rifugi è breve e semplice in entrambi i casi. Dal rifugio Rastner si gode di una splendida vista sui Monti di Fundres e sulle Vedrette di Ries, sino ai ghiacciai della Zillertal. Al rifugio Starkenfeld, invece, si può fare scorta di formaggi squisiti prodotti dal locale caseificio, e conoscere il processo di produzione delle prelibatezze casearie di questa valle.

Da Gudon a Tiso: tra villaggi rurali e boschi

Un’escursione a mezza costa della durata di circa 3.30 ore, per 10,9 km di percorrenza con 462 metri di dislivello. L’itinerario prende il via dalla località di Gudon sulla collina che domina il borgo di Chiusa dall’alto. Si attraversa il bosco nel quale si snoda il sentiero n. 7. Si seguono l’indicazione Mittermühl e i segnavia n. 2 e 2B.

Dopo una breve salita si scende in Val di Funes, per i prati fino a Tiso (Teis). Lungo il tragitto merita una sosta il Museo Mineralogico con numerosi “Geodi di Tiso”, ossia pietre e cristalli meravigliosi. Si riprende la marcia sino a Gudon

Per gambe allenate: la Passeggiata alla Piana di Spelonca e il sentiero Dolomieu

Tra gli itinerari della Valle Isarco, la Spilucker Platte (Piana di Spelonca) e il Dolomieu, vantano una notevole popolarità. La Piana di Spelonca è un meraviglioso terrazzo naturale sopra Varna. Qui si trovano antichi masi con incredibile vista sul Catinaccio, la Plose e il Gruppo delle Odle. Si cammina per 3.45 ore lungo i 12,5 km del sentiero. Il dislivello è di 700 metri, perciò occorrono gambe abbastanza allenate, seppur il percorso sia classificato come difficoltà media. Lo sforzo verrà certamente ripagato.

Il sentiero Dolomieu, noto anche come il «Sentiero delle Sei malghe», collega il Monte Cavallo di Vipiteno con malga Ladurner, malga Toffring e malga Allriss (in realtà le malghe principali sono tre e non sei). Si parte dalla stazione a monte della seggiovia di Ladurns e si cammina per circa 6-7 ore. Sono 21 km con un dislivello abbastanza impegnativo di 1320 metri, con un panorama che accompagna passo dopo passo.

Alla Croce di Lazfons: il pellegrinaggio più alto d’Europa

Il sentiero che porta alla Croce di Lazfons (2311 m), sul versante sud di Cima San Cassiano, è il luogo di pellegrinaggio più in quota dell’Alto Adige. L’escursione parte dal parcheggio del maso Kühhof a 1550 metri di altitudine. Il dislivello in salita di 746 metri è distribuito su circa 7 chilometri.

L’itinerario, certamente ripido, ma fattibile con un minimo di preparazione, attraversa boschi e alpeggi in salita fino al rifugio Chiusa (1920 metri, 1.30 ore), aperto e gestito d’estate). Si prosegue sul sentiero 17 sino alla  Croce di Lazfons, nel cuore delle Alpi di Sarentino, con la vista che spazia fino a Sassolungo, alla Punta Grohmann e al Catinaccio, in un’atmosfera a dir poco suggestiva.

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