Due alpinisti dispersi sul Fitz Roy, morto un ceco. Sette italiani e Urubko tra i soccorritori
Sono dispersi sul Fitz Roy, in Patagonia, Fabrício Amaral e Leandro Ianotta, due alpinisti brasiliani impegnati a salire la parete est.
L’ultimo contatto è avvenuto con la famiglia lo scorso 15 gennaio, mentre l’ultimo avvistamento il 19 gennaio da parte di una cordata italiana in discesa, da allora più nulla. Sulla via Franco Argentina c’erano infatti gli alpinisti Jacopo Zezza, Claudio Migorini, Edoardo Albrighi, Daniel Ladurner e Giampaolo Calzà che sono arrivati in vetta e scesi sabato in sicurezza.
I due brasiliani sarebbero dovuti rientrare dalla parete il 20, ma così non è avvenuto. Nella medesima giornata si è anche saputo, oltre del mancato rientro, della morte di un alpinista ceco durante la discesa dalla via Francese.
Le operazioni di ricerca sono iniziate tra il 20 e il 21 con un forte maltempo, che ha anche impedito di utilizzare fino ad oggi l’elicottero. A partecipare alla difficile operazione il gruppo il soccorso alpino locale e diversi alpinisti stranieri, tra cui sette italiani (della cordata che li ha visti l’ultima volta, ma anche Luca Schiera e Dimitri Anghileri) e Denis Urubko, per un totale di 19 persone. Durante questo intervento, un alpinista spagnolo è rimasto ferito in modo serio a causa di una caduta riportando diverse fratture. Ora è in ospedale e sarà operato.
Per il momento le operazioni di ricerca sono interrotte fino a quando il maltempo non cesserà.
Di seguito il post sulla pagina Dai Che Nem della spedizione italiana che racconta l’operazione di soccorso: