Alpinismo

Patagonia, Luca Schiera e Paolo Marazzi in vetta al loro sogno

Della spedizione di Paolo Marazzi e Luca Schiera in Patagonia sapevamo ben poco alla partenza dei due, solo che si stavano recando nell’area del Campo de Hielo Norte, su uno dei ghiacciai più estesi al mondo a fare quello che i Ragni di Lecco sanno fare meglio: alpinismo esplorativo di livello. 

Hanno raggiunto la zona via barca e cavallo, senza grandi informazioni su cosa avrebbero trovato dato che pochi sono stati gli alpinisti che si sono addentrati fin lì e, come viene spiegato dai maglioni rossi, non sono ancora state tracciate vie tecniche su queste pareti. 

Per tutto il periodo che passeremo al campo base, circa tre settimane, saremo completamente autonomi – ha commentato Schiera prima della partenza– Scaleremo in stile alpino, cercando di sfruttare al meglio le brevi finestre di bel tempo che speriamo di trovare. Il nostro interesse si è focalizzato in particolare su due pareti che alternano solido granito a tratti di misto e ghiaccio, potremmo anche decidere, in base alle condizioni, di tentarne altre”.

Dopo diverso tempo di silenzio, a causa dell’isolamento, ieri la bella notizia via sms data direttamente dal gruppo dei Ragni: “Abbiamo fatto la cima che volevamo“. 

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Foto @ Ragni di Lecco Facebook

E’ abbastanza per farci tirare il fiato e per stappare una bottiglia di quello buono! Insomma: Paolo Marazzi e Luca Schiera sono arrivati in vetta al loro sogno, perso nell’infinità del Campo de hielo Patagónico Norte – scrivono i Ragni di Lecco -. Così perso che fino ad ora non era stato mai affrontato da nessun alpinista. E, a giudicare dalle immagini che avevamo della montagna, deve essere stato anche un bell’osso duro da sgranocchiare! Dopo questa salita e quella al Cerro Mariposa dello scorso anno, i nostri due giovinastri si stanno confermando due veri e propri “cani da tartufo” dell’avventura, in grado di scovare e agguantare vie e pareti splendide nei luoghi più remoti del mondo“.

Per ora abbiamo solo un immagine della montagna a farci sognare la linea salita da questi due ragazzi, che da un lato speriamo rimangano qualche giorno ancora a scovare altre pareti e vie, dall’altro non vediamo l’ora che tornino per raccontarci tutto!

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3 Commenti

      1. Concordo ma Villanueva e Favresse hanno fatto scuola e questo alpinismo si ispira a loro. Aspettiamo la relazione però grande idea e isolamento

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