Alpinismo

I cechi si ritirano dal Nanga Parbat

Lo scorso weekend gli alpinisti cechi Marek HolecekTomas Petrecekhad sono stati costretti ad abbandonare il loro tentativo al Nanga Parbat a circa 300 metri dalla vetta. Stando alle prime affermazioni dei due, le condizioni meteo sarebbero state insostenibili, costringendoli a tornare indietro subito dopo il peggioramento.

I due stavano scalando la difficile parete Rupal, affacciata a sud-sudest, estremamente scoscesa. Si tratta della parete montana più alta del mondo, la stessa che nel 1970 mise in estrema difficoltà i fratelli Messner. Frequenti raffiche di vento soffiavano ad oltre 100 chilometri orari e le temperature si erano fatte estremamente basse. Per questo i cechi, ormai in parete da sei giorni, si sono visti costretti a rinunciare al loro obiettivo.

Il team avrebbe anche perso diverso materiale sulla montagna: cibo, corde, bulloni e viti da ghiaccio, fattore che ha contribuito a rendere impossibile la loro permanenza in quota. Pianificavano di raggiungere la vetta senza ossigeno, attraversarla e scendere nella valle del Diamir sul lato ovest della montagna, proprio come fecero i fratelli Messner quasi 50 anni prima. Günther Messner perse la vita proprio sulla parete ovest della montagna, durante la discesa. Pur non avendo conquistato il loro obiettivo, i due cechi si dicono felici di essere tornati sani e salvi dalla spedizione.

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