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Ancora vandalismo: decapitate le Madonnine sul Pizzo D’Erna lungo la ferrata Gamma 1

Delle ultime ore la segnalazione, riportata da Lecco Notizie, dell’ennesimo atto di vandalismo perpetrato ai danni di simboli sacri in montagna. Questa volta si tratta di due Madonnine, poste sul Pizzo D’Erna (1.375 m) lungo la ferrata Gamma 1. Le statue sono state decapitate da ignoti e ancora non è chiaro se si sia trattato della semplice bravata di qualche escursionista irrispettoso, o di uno sgarbo volontario alla comunità locale.

I fatti ricordano quelli accaduti nei mesi scorsi sulla Grignetta, dove alcuni vandali avevano danneggiato a più riprese alcuni simboli sacri posti in vetta. Anche in questo caso una statua della Madonna era stata decapitata e nessuno era stato in grado di chiarire le motivazioni del gesto. A luglio scorso invece sul Monte Cusna, nell’Appennino Reggiano, la madonnina di vetta era stata completamente imbrattata di rosso, risparmiato solo il volto e le mani giunte.

Il gruppo alpinistico lecchese è ovviamente amareggiato per l’accaduto. La prima delle due Madonnine venne posizionata in quel luogo al termine dei lavori di costruzione della ferrata nel 1978, a sistemarla lì fu Adolfo Anghileri. Il caratteristico sperone su cui si snoda la via si slancia verso ovest dalle pendici nord-occidentali del monte Resegone, simbolo e punto di riferimento per lo storico Gruppo Gamma, che ha da poco celebrato i suoi 40 anni di attività. Fu Carlo Mauri a proporre che il gruppo legasse il proprio nome alla montagna e dal 1978, stesso anno della fondazione dell’associazione, la via ferrata è simbolo di tutto l’alpinismo locale. Aldino Anghileri, figlio di Adolfo, ha commentato con amarezza i riprovevoli fatti: “Il rispetto deve venire prima di tutto, a prescindere da ciò in cui si crede o non si crede. Visto l’accaduto andremo a vedere e sistemeremo quanto è stato rovinato“.

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