Outdoor

Finita l’epoca Friedrichshafen: arriva Outdoor by ISPO

È da poco terminata l’ultima edizione della fiera Outdoor di Friedrichshafen. La prossima edizione si terrà a Monaco di Baviera e si chiamerà “OutDoor by ISPO”. Un segnale di come cambiano i tempi, di come il mercato varia e si adegua alle richieste. Un fenomeno su cui è meglio ragionare a mente fredda e con calma. Per questo abbiamo lasciato passare un po’ di tempo dalla chiusura della fiera lo scorso 20 giugno.

“La domanda essenziale era: dove vogliamo andare e come? Di recente i confini tra outdoor, lifestyle e fashion sono cambiati. Non si tratta solo di cambiare location, ma di ideare un nuovo concept” ha dichiarato Mark Held, segretario generale EOG (European Outdoor Group), riportando in poche parole quello che è stato il nostro pensiero sulla fiera Outdoor di Friedrichshafen.

Come sempre l’ambiente è stato stimolante e interessante. Le fiere sono sempre occasione per fare nuove conoscenze e scoprire il pensiero di commercianti e industriali di settore, oltreché di atleti e testimonial. Momenti “ludici” trascorsi davanti a una buona birra che aiutano a entrare nel cuore di questo mondo.

Friedrichshafen 2018

Ultima edizione quindi per Outdoor, i cui organizzatori non sembrano però soddisfatti della decisione presa dall’European Outdoor Group. Per questo, forse, i responsabili della fiera sul lago di Costanza han deciso di mantenere un evento professionale durante l’estate.

Per quanto riguarda quest’anno però, possiamo dire che ci si sarebbe aspettati qualcosa in più. A partire dall’afflusso di visitatori, arrivando alla mancanza di alcune importanti aziende di settore come Karpos, Salomon o Polartec. Emblematica è “la premiazione di due prodotti Salewa come migliori dell’Outdoor, azienda che non era presente e che ha scelto di non partecipare a questo tipo di esposizioni” racconta il nostro Maurizio Gallo che, girando tra gli stand, afferma di “non aver visto molte sorprese: molti restiling e meno innovazioni radicali”. Spesso inoltre le aziende espositrici arrivano in fiera quando i cataloghi delle nuove collezioni sono già stati presentati ai clienti vanificando il vero spirito della manifestazione.

Che senso ha partecipare (con tutte le spese del caso) se gli accordi commerciali sono già firmati? In fondo è pur vero che grazie a internet e alla rete si velocizza (ed economicizza) di molto il lavoro. Sorge quindi spontanea un’altra domanda: non è forse meglio lavorare dal proprio ufficio anziché spendere per partecipare a una fiera? In fondo gli accordi commerciali non si firmano più in esposizione, si fa tutto prima o dopo. In fiera si chiacchiera, ci si prende un caffe. Insomma, si fa networking. Si tengono buoni i rapporti, ma esistono certamente altri modi più economici per farlo. Si può, a esempio, farsi un giro in azienda o lavorare a distanza grazie alla rete sfruttandone davvero le potenzialità in grado di annullare lo spazio che separa le persone.

Quel che è certo, e su cui sono tutti concordi è che il costo di un contatto in fiera aumenta di anno in anno, arrivando in alcuni casi a cifre spropositate che molti “preferiscono non calcolare”.

Friedrichshafen 2018

Speravamo che quest’ultima edizione della fiera Outdoor sul lago di Costanza poteva essere il “canto del cigno” invece pare essere stata l’edizione rivelatrice delle scelte prese dall’European Outdoor Group.

Come ha giustamente detto Held i confini dell’outdoor stanno cambiando, si stanno evolvendo stando al passo con i tempi. Non basta più mostrare un prodotto per venderlo. Oggigiorno bisogna “presentarlo”, farlo conoscere colpendo l’acquirente e questo vale sia per il prodotto che per le fiere.

Per questo OutDoor By ISPO cambia la veste dell’outdoor puntando sulle esperienze forti, su qualità che permettano ai marchi di fidelizzare con il proprio cliente oltre a sei padiglioni, spazi esterni, accesso al lago artificiale. La prima edizione è fissata per l’anno prossimo, dal 30 giugno al 3 luglio. Per ora si presenta in modo accattivante, ma è troppo presto per giudicare. Vedremo quale sarà il risultato finale.

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Un commento

  1. Ho letto tutto l’articolo attentamente, ma non ho mica capito come evolverà la fiera. Sostanzialmente cambia città ma poi? Gli stand ci saranno sempre? Le marche continueranno a presentare i loro prodotti?

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