Alpinismo

L’alpinista pakistana Uzma Yousaf mette gli occhi sul Broad Peak

Partirà il 17 giugno la spedizione con obiettivo il Broad Peak dell’alpinista pakistana Uzma Yousaf. L’ha annunciato in una conferenza stampa avvenuta la scorsa settimana all’F-9 Park di Islamabad, definendo la sua scelta come un’espressione della volontà di dimostrare che le donne pakistane hanno la forza per fare tutto ciò che vogliono. Tra le sue fonti d’ispirazione cita Samina Baig, prima e a oggi unica donna pakistana ad aver scalato tutte le Seven Summits.

Uzma Yousaf è nata in una famiglia di sportivi, ma non ha potuto avvicinarsi allo sport in gioventù, nonostante la sua passione, a causa delle barriere sociali. Il desiderio di rivalsa è cresciuto fino a culminare nel 2014, quando durante un’escursione organizzata dal marito a Fairy Meadows verso il CB del Nanga Parbat, le è stato impedito di proseguire a piedi fino all’obiettivo, perché non ritenuta in grado di raggiungerlo.

L’anno successivo ha quindi colto l’occasione di dare prova di sé scalando il Mingling Sar (6.150 m) in Shimshal. Quasi tutti i membri della spedizione hanno abbandonato la scalata e sono tornati a valle, Uzma ha invece raggiunto la vetta, provando la sua dedizione e la sua forza di volontà. Al Mingling Sar sono seguiti nei mesi successivi il Rush Peak (5.098 m, invernale) e lo Spantik Peak (7.027 m). Ciò che stupisce di queste imprese, seppur di rilevanza alpinistica modesta, è il fatto che sia stata in grado di realizzarle mossa puramente dalla voglia di dimostrare il suo valore e la sua voglia di far bene.

La sua passione non accenna quindi a diminuire e il Broad Peak sembra il prossimo step logico nella parabola ascendente dell’alpinista pakistana. Si tratta della dodicesima montagna più alta del mondo con i suoi 8.047 metri sopra il livello del mare. Non è certamente tra i più tecnici degli ottomila, ma per Uzma risulta un’ardua sfida più sul piano dell’emancipazione sociale che alpinistica, peraltro non scontata.

La spedizione, che durerà circa 45 giorni, sarà supportata da Grivel e da Pakistan Mountain News.

Definita dall’ambasciatore italiano in Pakistan Stefano Pontecorvo un modello per le donne, non solo quelle pakistane, la Yousaf ha scherzosamente commentato in questo modo il suo approccio all’alpinismo e alla nuova impresa: “Gestire una casa, essere una moglie e pensare a scalare montagne sono due cose differenti per me, ma me la sto cavando bene in entrambe”.

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