Cronaca

Non c’è più pesce e gli orsi affamati attacano l’uomo. E’ emergenza in Russia

Solo nella scorsa settimana sono stati abbattuti, dalla guardia forestale, ben 83 orsi sull’isola di Sakhalin, un’isola ricoperta di foreste tra il Giappone e il mare di Okhotsk, nell’estremo oriente russo.

Si tratta di abbattimenti realizzati per tutelare l’uomo dalle aggressioni dei plantigradi che, non trovando più pesce in mare a causa della pesca eccessiva, si dirigono nei villaggi mangiando quel che trovano. Spesso cani, ma anche uomini. È infatti recente la notizia di un orso che si è divorato la mano di un uomo.

Lo scorso settembre sono invece stati aggrediti mortalmente un pescatore ed un cacciatore. Sempre nello stesso mese sono state numerose le incursioni di orsi nei villaggi dove la forestale fa delle vere e proprie ronde alla ricerca degli individui più aggressivi che, molto spesso, vengono abbattuti. Di solito se ne uccidono una trentina nell’intera stagione, spiegano i forestali aggiungendo che “non è mai accaduto prima un fenomeno del genere”. Purtroppo però senza né noci, né pesce gli animali vanno alla ricerca di altre fonti di cibo. “C’è talmente poco pesce nel mare che quest’anno non si sarebbero dovute vedere reti in acqua, eppure si è pescato lo stesso” le ultime parole rilasciate dai forestali locali che hanno poi riferito come quest’emergenza si protrarrà fino a novembre quando gli orsi malnutriti moriranno di freddo mentre gli altri andranno in letargo.

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